pierluigic ha scritto:vedi se trovi notizie su l'ipotetica migrazione di massa dai territori emiliani alla Garfagnana
( Tieni conto che Castiglione Garfagnana controllava i varchi appenninici )
Segnalo che i registri di Castiglione Garfagnana sono sconosciuti ma hanno una particolarità che farebbe gola a tantissimi storici e ricercatori: oltre alle normali annotazioni di battesimi e decessi, infatti, ogni tanto il prete riportava fatti di cronaca locale che, evidentemente, riteneva degni di essere ricordati. Ad esempio, nel 1702, il parroco stava consultando i registri antichi e in basso a destra scrisse:

Sub anno 1591 nullos battizatos invenio nescio causam; non hominum illorum temporum continentiae, cum fuerit non auri, sed ferrea aetas, sed parochorum negligentiae imputandum fore existimo, cum armis potius quam litteris offesam dabant sed, Deus Immortalis! timeo redeant pessima illa saecula! Italam bellus armaque Germanis, gallis et hispanis funesbatur. Undique caedes undique Mors Duodecim millia equitum, ac peditum sub (...) hoc anno die 15 Augusti. Doctore Michaele Angelo Guazzelli Luzaria Praetore, et ispectore caesa(?) fure( ?) 1702.
Nell'anno 1591 non ho trovato alcun battezzato, ma non ne conosco il motivo. Non per l'astinenza sessuale degli uomini di quel periodo, o per la negligenza dei parroci di annotare le nascite, ma ritengo sia da imputare alla durezza di quei tempi non d'oro ma di ferro, quando si recava offesa con le armi piuttosto che con le parole, Dio immortale! Ho paura che tornino quei pessimi secoli! L'Italia era funestata dalla guerra e dalle armi tedesche, francesi e spagnole. Stragi da ogni parte. Morte ovunque. Dodicimila cavalieri e fanti sotto Luzzara quest'anno, il 15 agosto. Al Dottor Michelangelo Guallelli di Luzzara pretore e ispettore (...)(...) nel 1702.
Oppure, in basso a sinistra:

Nota come in questo giorno 25 ottobre 1706 che io Giuseppe Luigi Guazzelli copio questi battesimi, sono venuti in Castiglione molti soldati di buona guardia, atteso che li garfagnini hanno colle loro milizie bloccato Mont'Alfonso presidiato dai francesi, havendo li garfagnini giurato fedeltà al Serenissimo Principe Eugenio di Savoia a nome di Sua Maestà Cesarea. Se riuscirà scacciare il presidio francese lo noterò più a basso a suo luogo.
E in alto a destra abbiamo:
Vides amice lector spatio octo annorum nullum (?) in libris Sancti Petri adnotatum, licet tantae latitudinis sit huius Ecclesiae Paroechiae ab tot habitantibus populata. Quid de tanto temporis absque baptismata intervallo? Miror. Nollem dicere quod magis libitinae quam vitae huius saeculi principium foret dicatum. Opinor tamen viros ad bella propensos muliebris amplexus fugisse; qualis sit causa vere nescio; non tamen ignoro hoc saeculi exordium non aureum sed ferreum nostris maioribus illuxisse. Estensis ambitio paucum esse putans praeteriti saeculi funestasse finem nostram pacem insultans nos nostram libertatem spoliaturam anno 1581 rursus ad nostra damna suas hostilitates anno 2, 3, 9 ad 13 crudeliter invexit. Sed quid lucri tanta obtinuit potentia? ferales pro palmis nonne messuit Cypressus? Estenses Aquilae caecutiunt, et generoso nostri leonis rugitu perterritae fugiunt; et nostri gloriosi ascendentes exemplo leonis animati tot evasere leones. Eorum fuit labor noster est tot laborum fructus, servata libertas. Tot heroum, quod (?) imitamur exemplar; etiam licitas relinquimus voluptates quando armis est incumbenda ac consulenda Patria.
Vedi, amico lettore, che per il tempo di otto anni nessun (?) è annotato nei libri di San Pietro, benché la parrocchia sia di grande estensione e popolata da tanti abitanti. Perché un così grande intervallo di tempo senza battesimi? Mi meraviglia. Non voglio dire che l'inizio di questo secolo sia stato dedicato più alla morte che alla vita. Ritengo tuttavia che gli uomini, propensi alle guerre, abbiano abbandonato l'abbraccio femminile; quale sia veramente la causa non lo so. Tuttavia non ignoro che questo inizio del secolo sia rifulso ai nostri antenati non d'oro ma di ferro. L'ambizione degli Este, reputando di aver funestato troppo poco la fine del secolo precedente, calpestando la nostra pace e la nostra libertà che ci sarebbe poi stata tolta nel 1581, portò di nuovo crudelmente a nostro danno le sue ostilità negli anni 1602, 1603, 1609 fino al 1613. Ma cosa ottenne di guadagno tanta potenza? Il Cipresso (=la morte?) non sterminò forse degli uomini per la vittoria? Le aquile estensi diventarono cieche e fuggirono spaventate dal nobile ruggito del nostro leone (=si riferisce allo stemma di Castiglione, Castrum Leonis) e i nostri gloriosi antenati, animati dall'esempio del leone, diventarono così tanti leoni. Loro fu la fatica, nostra è la libertà mantenuta, frutto di tante fatiche. Di tanti eroi, che (?), imitiamo l’esempio. Inoltre abbandoniamo i legittimi piaceri quando la Patria deve essere protetta e soccorsa dalle armi.
io 1983 > papà 1939 > nonno 1919 > Lorenzo 1887 > Giovanni Battista 1835 > Lorenzo 1799 > Luca 1752 > Giovannantonio 1714 > Luca 1653 > Stefano 1622 > Ginese 1590 circa > Stefano 1560 circa