Moderatori: Mario Volpe, nicolad72, Tilius
CRFÓB ha scritto:Caro fra' Eusanio,
mille grazie per la segnalazione! Il tutto a meno di mezz'ora di automobile. Mi prometto di andarci presto e, se può interessare, fotografare lo stemma e (con il consenso del Signor Cravarezza) inserirlo nel forum.
Attendiamo più che volentieri il suo ritorno...
Dal sito segnalato dalla Signorina(?) Federica si legge di 90,000 concessioni. Tuttavia, gli stemmi che ho visto finora non si discostano mai di tanto da quello originale dell'Istituto stesso.
...anzi, secondo me non si discostano affatto, se non a causa di qualche libertà dell'artefice esecutore!
Sempre cordialmente,
Cillian Roberto Fani Ó Broin
CRFÓB ha scritto:...(omissis)...stemma (piuttosto malamente) blasonato sul diploma:
"d'azzurro con filetto d'oro in banda - una stella d'argento in basso - il capo d'oro e la campagna d'oro - timbrato d'un elmo di ferro posto in maestà - svolazzi a forma di piuma d'oro, d'argento e d'azzurro il tutto contornato d'un filetto d'oro."
Non mi dica che il testo testuale del blasone è proprio questo...
e non mi risulta che questo stemma sia mai stato utilizzato o incorporato in quello di famiglia.
Cillian Roberto Fani Ó Broin
CRFÓB ha scritto:Ahimé si. Il testo è proprio quello.
CRFÓB ha scritto:...(omissis)..."Con Regie Patenti 29 marzo 1928, in applicazione al R.D. 17 novembre 1927 fu riconosciuto all'Istituto del Nastro Azzurro ed ai suoi soci il diritto di far uso di un Emblema Araldido.
Con successiva Regie Patenti 16 gennaio 1936 in applicazione al R.D. 19 dicembre 1935, tale diritto fu esteso anche ai soci dell'Istituto decorati di Croce di Guerra al Valor Militare."...(omissis)...
CRFÓB ha scritto:Caro frà Eusanio, le Sue domande non sono affatto barbose! Anzi, colpiscono il cuore delle mie ricerche pedanti!
Bene, vuol dire che almeno siamo in due...
A giudicare dal diploma in mio possesso, l'emblema veniva concesso direttamente dall'Istituto assieme all'iscrizione. Quello che vorrei capire è esattamente la validità (e dunque spendibilità legale) di questi "emblemi" personali,
É proprio qui che mi s'inceppa il cervello: come possiamo parlare di stemma o emblema personale, se poi (di fatto) l'insignito si limitava ad usare lo stemma del Nastro Azzurro (Deruta docet...)?
sia nel passato che (possibilmente) tuttora nel presente. In altre parole, esiste oggi in Italia un'istituto che, sia pure in ambito ristretto (i decorati al valor militare), concede legalmente stemmi araldici a privati?
Non mi risulta affatto...
Sempre cordialmente,
CRFÓB
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