da g.iaia » lunedì 11 giugno 2007, 14:34
Mi permetterei di aggiungere per correttezza di informazione (e senza sembrare troppo "puntiglioso") che, nel caso dei cavalieri professi dello SMOM, non si può parlare di "manipolo" ma piuttosto di "stola" o "stolone": è infatti attaccato al "colletto" del'abito, scende lungo la schiena e poi viene risvoltato sulla manica dell'abito stesso.
La foggia del manipolo, cosi' anche la sua origine, è diversa.
G. Iaia
PS: Ho trovato un po' di informazioni su Wikipedia, e le ho confrontate con il materiale di storia della liturgia in mio possesso; sono corrette e quindi le trascrivo qui:
"Il Manipolo è un paramento liturgico adoperato nel rito romano della Chiesa cattolica fino al 1969. Durante la Celebrazione Eucaristica il celebrante, il diacono e il suddiacono lo portavano nell'avambraccio sinistro.
È simile alla stola ma di lunghezza minore.
Il manipolo è lungo un metro circa ed è fermato a metà da un fermaglio.
Era consegnato durante la cerimonia di ordinazione suddiaconale e derivava da un fazzoletto (mappula) che veniva portato dai romani annodato al braccio sinistro. Poichè si suppone che la mappula, in origine, fosse utilizzata per detergere il viso da lacrime e sudore, gli allegoristi videro nel manipolo il soimbolo delle fatiche del Sacerdozio e questa interpretazione fu recepita nelle preghiere per la vestizione, che, Ad Manipulum, recitano:
Merear, Domine, portare manipulum fletus et doloris: ut cum exultatione recipiam mercedem laboris.
Veniva in seguito mantenuto in tutti gli altri gradi del Sacramento dell'Ordine (diaconato, presbiterato, episcopato).
Il vescovo entrando in chiesa non portava il manipolo, che era in vece sua portato dal cerimoniere. Il celebrante indossava il manipolo solo dopo le prime preghiere ai piedi dell'altare. Questo veniva fatto risalire al fatto che il cerimoniere anticamente organizzava la complessa processione d'ingresso utilizzando il manipolo come segno di comando o addirittura come "starter".
Il suo uso è stato reso facoltativo nel 1967, con la seconda Istruzione per la retta applicazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia, Tres abhinc annos. Il Novus Ordo Missæ non ne fa menzione alcuna, cosicchè alcuni suppongono che il suo utilizzo sia lecito, in virtù di una consuetudine ab immemorabili.
Va detto, però, che il manipolo era l'insegna del suddiaconato e che questo è stato soppresso nel 1972, con il motu proprio Ministeria quaedam.
Naturalmente, questo paramento resta tuttora in uso nelle celebrazioni che si svolgono secondo il rito di S. Pio V".
I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it
(Evelyn Beatrice Hall)