Questo è l'atto fondativo dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro.
LETTERE APOSTOLICHE CON LE QUALI L'ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO È DECORATO D'INSEGNE D'ONORE
PIO PP. IX.
A perpetua memoria della cosa.
Siccome dai Pontefici massimi nostri predecessori molte cose sapientemente si sono stabilite e compiute a vantaggio della santissima religion nostra, così questa principalmente che, coll'instituire e conferire onori e premii alla virtù, ogni giorno hanno in gran maniera infiammati i cattolici a ben meritare della repubblica cristiana. Considerando noi i loro preclari esempii, stimammo proprio del nostro ministero volgere al medesimo intento la cura nostra, segnata mente in questa età non men feconda di scelleratezza che di virtù insigni , le quali da per tutto sparsero il loro splendore. Quindi è che noi i quali , fino dai primi anni del nostro Pontificato, fondammo con autorità apostolica l'Ordine equestre Piano, di buon grado applichiamo l'animo ad ornare ed a crescer di nuovo decoro l'Ordine equestre del Santo Sepolcro ; dal quale appunto confidiamo che sia per derivare non tenue frutto di utilità alla cattolica religione nei luoghi sacri della Palestina. Quest'Ordine commendato per antichità di origine, e poscia favorito dalla cura e dall'autorità dei nostri Predecessori, per instituzión sua, mira singolarmente a fare che s'infervorino gli uomini a difendere e promuovere la cattolica religione nei paesi della Terra Santa, e che i loro meriti si compensino con un dovuto premio di onore. Imperocchè ci è noto, per l'indubitata testimonianza dei monumenti, che già fin dal secolo XV dell'èra cristiana, il custode (o come lo chiamano) il guardiano della famiglia dei mino ri osservanti di S. Francesco, residente in Gerusalemme, aggregavă, per concessione apostolica, nell'Ordine equestre del Santo Sepolcro, personaggi benemeriti assai della religione; e che fino da quel tempo erano in vigore certe leggi e statuti generali, riguardanti i predetti Cavalieri, che dalla felice memoria di Benedetto XIV nostro Predecessore, con la bolla apostolica: In supremo militantis Ecclesiae dell'anno 1746, furono rinnovati, e muniti di nuove leggi e prescrizioni . Se non che, mirando noi alla dignità del medesimo Ordine equestre, l'anno 1847, con lettere della nostra Congregazione di Propaganda dei 10 Decembre, per autorità nostra approvate, stabilimmo quelle cose che al governo della Sede patriarcale di Gerusalemme di rito latino spettavano, e l'anno medesimo restituimmo l'esercizio della giurisdizione del patriarca latino in Gerusalemme, e con la stessa lettera in pari modo trasferimmo privativamente nel ricordato patriarca il diritto di creare i Cavalieri del Santo Sepolcro ; così che egli d'allora innanzi , come legittimo amministratore e rettore di quell'Ordine equestre, per delegazione ed in no me della Sede apostolica potesse conferire questa cavalleresca dignità. Do po stabilito ciò con autorità nostra, intorno all'amministrazione e reggimen to dell'Ordine, abbiamo poi saputo che v'erano altre cose le quali sembrava opportuno di stabilire a lustro maggiore del medesimo. Di fatto il venera
bile fratello nostro Giuseppe Valerga patriarca latino della chiesa di Gerusa lemme, si fe dianzi ad esporci, che originariamente nell'Ordine del Santo Sepolcro essendo istituito un grado solo di Cavalieri, per necessità , nel
rimunerare le persone più benemerite, niuna differenza di onore potea ser varsi, benchè spesso la disparità dei meriti e la maggioranza della dignità il richiedano ; e però conseguitarne che a pochi si debba circoscrivere un
tal onore, o se a molti se ne accomuni il pregio, sembri questo scadere nel concetto degli uomini di maggior merito e condizione. Ondechè il medesimo venerabile fratello, per riparare a questo inconveniente, ci pregò che ripartissimo l'Ordine equestre del Santo Sepolcro in tre gradi di Cavalieri.
E noi vogliosi di assecondare la dimanda dello stesso venerabile fratello, bramosi di provvedere all'ampliamento dell'Ordine suddetto, commettemmo a tre venerabili fratelli Cardinali della santa Romana Chiesa di esaminare tutto questo negozio e di riferirci la loro opinione. Conosciuta poi l'opinio ne dei detti Cardinali, che stimarono doversi assentire alle dimande del venerabile fratello patriarca gerosolimitano, noi, ponderata maturamente ogni cosa, per l'autorità nostra apostolica, colle presenti lettere, stabiliamo e decretiamo che quindi avanti l'Ordine cavalleresco del Santo Sepolcro sia composto di tre distinti gradi di Cavalieri , cioè di Cavalieri di prima clas se, ovvero Gran Croce, di Cavalieri di seconda classe, o Commendatori, e di Cavalieri di terza classe, i quali tutti abbiano da portare l'insegna propria dell'Ordine, in modo distinto, ciascuno secondo il suo grado. L'insegna poi dell'Ordine, giusta l'antico suo costume, sarà la croce che ebbe il nome da Goffredo Buglione, il gran capitano della celebre spedizione per ricomperare la Terrasanta : vale a dire una croce d'oro a smalto di color sanguigno, che spicca fra quattro croci d'oro laterali e minori a simile smalto ; la qual croce maggiore, diversamente dalle quattro minori, abbia la forma che suole chiamarsi Potenziata. H riguardo poi della religione richiede che al vertice di questa croce non si sovraponga nessuna corona, e ciò in memoria di quel piissimo capitano, che non volle ricevere il regio diadema, ove Cristo Gesù mostrossi incoronato di spine. Il nastro poi dal quale deve pendere la croce sarà di seta nera a onde, come si è costumato sempre in quest' Ordine. I Cavalieri di prima classe porteranno la propria insegna dell'Ordine in modo che sia sospesa ad una fascia di seta del predetto colore assai lunga, dall'omero destro passante al fianco sinistro. E concediamo che gli aggregati in questa classe, godano pure il privilegio di portare nella sinistra parte del petto la grande piastra di argento, con sopravi l'insegna dell'Ordine, a guisa della piastra che, dai Cavalieri di prima classe degli altri Ordini, si suole portare affissa al lato sinistro. I Cavalieri di seconda classe, o Commendatori, porteranno l'insegna dell'Ordine di modulo maggiore al collo, sospesa ad un identico nastro . Finalmente i Cavalieri di terza classe porti no l'insegna medesima di modulo minore, pendente dal ricordato nastro al sinistro lato del petto, secondo la comune usanza dei Cavalieri . Siccome poi i Cavalieri del Santo Sepolcro, per loro instituzione, indossano una loro divisa di color bianco, così vogliamo che gli ornamenti dell'abito variino, secondo il vario grado dei Cavalieri , conforme il modello proprio di ciascuna classe, il quale si darà a coloro che verranno incorporati fra i Cavalieri. Confidiamo poi che uomini ragguardevoli s'infiammeranno ad aiutare egregiamente la religione nei luoghi di Terrasanta, e che tutti coloro i quali saranno ornati di queste in segne, colle virtù loro accresceranno lustro e decoro alla dignità dello stesso Ordine. Medesimamente confermiamo al venerabile fratello patriarca gerosolimitano di rito latino ed a' suoi successori il diritto di eleggere e di creare i Ca valieri, avendo per certo che la dignità e l'amplitudine dell'Ordine suddetto saran sempre da ognuno grandemente pregiate, per ciò che le insegne sue si conferiscano per ispeciale delegazione ed a nome della stessa apostolica Sede. Vogliamo poi che il medesimo patriarca gerosolimitano di rito latino ed il successore suo nel dare cotali insegne, debbano seguire in tutto la nor ma e la prescrizione, che, sancita dall'autorità nostra, abbiam ordinato al nostro secretario dei Brevi di trasmettere al patriarca medesimo. Queste cose vogliamo e statuiamo, non ostante, in quanto bisogna, la regola della nostra ed apostolica Cancelleria di non togliere il diritto acquisito, e gli statuti e le consuetudini del detto Ordine, eziandio se ravvalorate da giuramento, da confermazione apostolica e da qualunque altro sostegno e le altre costituzioni ed ordinazioni apostoliche ancora degne di speciale menzione, e tutte le altre cose in contrario quali si sieno.
Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'anello del Pescatore, addì 24 Gennaio 1868, del nostro Pontificato l'anno 22.
Luogo del Sigillo N. Card. PARACCIANI CLARELLI