I NOSTRI AVI

Non riesco a comprendere il perché di tanta indignazione davanti alle nuove nomine OMRI: quelle persone meritano appieno il riconoscimento... Dove tanti si sono fermati, loro sono andati avanti: chi lavora in ambito ospedaliero ha realmente dato prova di abnegazione totale davanti al pericolo. Forse noi che non siamo all'interno non ci rendiamo conto di che cosa abbia significato per loro dover convivere con il coronavirus quotidianamente, sia sul posto di lavoro, sia nelle proprie abitazioni (tanti neppure le hanno viste le proprie abitazioni).

Siamo tutti testimoni del merito conseguito da tali persone e siamo tutti a conoscenza che la situazione è stata intollerabile per i più.

In Italia non si vuole comprendere la differenza tra valore e merito o lungo servizio. A ciascuna categoria il suo riconoscimento, mi sembra logico. Ormai l'OMRI e' divenuto il " refugium peccatorum" per qualsiasi atto da premiare, ma questo a certe persone va bene in quanto non comprendono che cosa sia un sistema premiale cosi variegato come il nostro, tanto un cavali
erato non si nega ad alcuno. Follia pura.

Romegas ha scritto:Ormai l'OMRI e' divenuto il " refugium peccatorum" per qualsiasi atto da premiare, ma questo a certe persone va bene in quanto non comprendono che cosa sia un sistema premiale cosi variegato come il nostro, tanto un cavalierato non si nega ad alcuno. Follia pura.

Partiamo da una precisazione che mi sta molto a cuore: quando si affronta un dibattito, un contraddittorio, termini come "follia" o "certe persone" o "non comprendono" andrebbero usati con molta maggiore cautela. Perché vede, nessuno le contesta il diritto di avere un'opinione tutta sua, ma questo non la autorizza a trattare quelle degli altri come se lei fosse il depositario di chissà quale verità.

Definire, come fa lei, "qualsiasi atto" il valore di chi si è impegnato nella dura ed estenuante lotta contro il virus lascia davvero di stucco.
Non so dove lei viva, probabilmente la località dove risiede non è stata toccata dal morbo, o lo è stata solo marginalmente; questo ovviamente lo ignoro.
Tuttavia, desidero che sappia che qui da noi, di fronte a una tragedia della quale temo lei non abbia ben compreso i termini reali, ci sono state persone che hanno dimostrato valore e abnegazione, non una volta sola, non un giorno solo, ma per intere settimane, contro un nemico invisibile e subdolo, lavorando e vivendo quotidianamente a rischio della vita.

Il riconoscimento del cavalierato, che viene dalla grande sensibilità umana del nostro Presidente della Repubblica, è assolutamente meritato.

Romegas ha scritto:In Italia non si vuole comprendere la differenza tra valore e merito o lungo servizio. A ciascuna categoria il suo riconoscimento, mi sembra logico. Ormai l'OMRI e' divenuto il " refugium peccatorum" per qualsiasi atto da premiare, ma questo a certe persone va bene in quanto non comprendono che cosa sia un sistema premiale cosi variegato come il nostro, tanto un cavali
erato non si nega ad alcuno. Follia pura.

In Italia si comprende la differenza fin troppo bene. L'OMRI può essere definito il refugium peccatorum solamente per certi conferimenti che lasciano a desiderare... quelli di cui si parla in codesto thread non sono di certo causa di disonore per l'OMRI, anzi...

Guardi professore che ho avuto un cugino vittima di questo virus a Rimini, quindi mi risparmi queste osservazioni. Inoltre io sono tuttora impegnato nei servizi per tale pandemia, ma uso la testa ed il buon senso. Non si puo' premiare una persona in rappresentanza di tante altre, non e' una bandiera di reggimento, questa a casa mia si chiama discriminazione, che le piaccia o no. Esistono altri sistemi premiali creati ad hoc, come giustamente scrive Nicola, quindi se lei si sente piccato per quello che scrivo e' un suo problema, ma mi risparmi almeno la predica: non siamo in chiesa.

Romegas ha scritto:Guardi professore che ho avuto un cugino vittima di questo virus a Rimini, quindi mi risparmi queste osservazioni. Inoltre io sono tuttora impegnato nei servizi per tale pandemia, ma uso la testa ed il buon senso. Non si puo' premiare una persona in rappresentanza di tante altre, non e' una bandiera di reggimento, questa a casa mia si chiama discriminazione, che le piaccia o no. Esistono altri sistemi premiali creati ad hoc, come giustamente scrive Nicola, quindi se lei si sente piccato per quello che scrivo e' un suo problema, ma mi risparmi almeno la predica: non siamo in chiesa.

MI spiace molto leggere queste sue parole così ricche di livore, temo che il suo stato di agitazione possa farle male.
Beva un bicchiere d'acqua e respiri a fondo; vedrà che poi passa tutto.
Buonanotte.

Ma non si vergogna? Forse e' lei che non si rende conto di quello che dice, chissa'....

Secondo me ci stava bene anche un bel “lei non sa chi sono io
“; avrebbe lasciato di sé un autoritratto perfetto.