adj ha scritto:Cav.OSSML ha scritto:Non soltanto la morale cristiana, ma anche l’art. 1 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 recita: “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti...” e l’art. 3 della nostra Costituzione sancisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge:..”.
A parte che assolutizzare questo principio di uguaglianza è insensato, prendere a riferimento un testo promosso da un'organizzazione che promuove abomini quale l'aborto non mi sembra opportuno.
Lo stesso dicasi per la nostra costituzione: oltre al fatto che lo SMOM non deve rispondere del suo statuto alla repubblica italiana, una costituzione che abbia consentito, anch'essa, abomini come l'aborto non può proprio dare lezioni di uguaglianza e dignità a nessuno.
Sono ovviamente d’accordo sul fatto che il SMOM non deve rispondere del suo statuto alla Repubblica Italiana.
Ma che l’art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani non dispieghi la sua valenza universale nei confronti del SMOM ed il suo statuto mi sembra però una tesi insostenibile.
Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce infatti il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo universalmente riconosciuto ed è pure il fondamento del cristianesimo.
L’Ambasciatore Mauro Bertero Gutiérrez, membro del Consiglio di Governo, che è il coordinatore dei lavori del Comitato direttivo per la riforma del SMOM, alla domanda
“Perché c’è bisogno di una riforma?” ha così risposto:
“La recente crisi istituzionale del Sovrano Ordine di Malta ha aperto una straordinaria opportunità per l’aggiornamento della nostra Carta Costituzionale e del Codice. Promulgati nel 1961, sono stati oggetto di una parziale revisione nel 1997. Le indico solo alcuni numeri. Nel 1961 avevamo circa 3.000 membri, oggi sono quattro volte di più. Nei primi anni ’60, avevamo 33 Gran Priorati, Sotto Priorati e Associazioni Nazionali. Oggi sono 59. Nel 2016, ad esempio, si è costituita la delegazione dell’Ordine di Malta nella Corea del Sud. Un evento incoraggiante a dimostrazione del crescente sviluppo dell’Ordine nei diversi angoli del pianeta. Ancora nel 1961, i paesi con cui avevamo relazioni diplomatiche bilaterali erano 25. Oggi sono più di 100, a cui si aggiungono tutte le relazioni multilaterali, incluse quelle con il sistema delle Nazioni Unite. Una crescita esponenziale come questa richiede regole e procedure, ed un sistema di governo più al passo con i tempi, con il ruolo e la dimensione internazionale dell’Ordine”.
Le tradizioni sono le patenti di nobilità dei popoli.