da Elmar Lang » giovedì 11 gennaio 2018, 22:47
Del resto, la fase postcoloniale in praticamente tutti i paesi che conseguirono l'indipendenza dai rispettivi colonizzatori, fu immediatamente contrassegnata dalla presa del potere da parte di spietati despoti, che per prima cosa si diedero ad orripilanti pulizie etniche contro tribù o etnie "rivali", nello stesso tempo arricchendosi enormemente, sfruttando il popolo quanto e peggio di quanto fosse sfruttato dai colonizzatori europei, ed accordandosi per lo sfruttamento di risorse naturali, al solo fine del personale vantaggio.
A tutto ciò oltre l'immiserimento dei popoli, vi è stata pure la mancanza di manutenzione o ampliamento delle infrastrutture che gli europei costruivano nelle colonie, quindi ferrovie, strade, ospedali, scuole, ecc. salvo lodevoli eccezioni, sono finite per ridursi a ruderi a malapena rabberciati dalla buona volontà di pochi o per l'abnegazione di missionari Cristiani (che come sappiamo rischiano quotidianamente la vita) e volontari europei, coadiuvati da indigeni che sinceramente vorrebbero il bene della loro patria.
I paesi ex-colonizzati, è inutile nasconderci dietro un dito, non sono in grado di darsi governi che possano garantire uno sviluppo moderno ed il bene dei loro popoli.
Da ciò il mio provocatorio off-topic, comunque non tanto off, in quanto organizzazioni come l'ordine di Malta ed altre, sarebbero pienamente in grado, di concerto coi governi "neocoloniali", di contribuire al progresso ed alla vera libertà dei paesi sottosviluppati.
Sembrerò ancora controcorrente, ma credo che il vero razzismo, spinto a limiti davvero estremi si manifesti soprattutto nelle guerre etniche e religiose che ancor oggi dilaniano quei potenzialmente ricchissimi paesi, trattenendoli in un'arretratezza ed una disperazione, che torna comodo ai potenti locali. Il tutto, nell'indifferenza dell'ONU, prontissima a bacchettare un paese europeo, ma cieca di fronte a massacri, fame e miseria.
Assurdità tra le assurdità è poi la prassi dell'esproprio dei beni di quei coloni di origine europea che rimasero nei paesi africani ove crearono lavoro e benessere anche agli indigeni. Le loro fattorie, aziende, residenze... tutte abbandonate, depredate o trasformate in ville e tenute private dei nuovi dittatori, ai quali, della povertà dei loro popoli, come detto, non interessa nulla.
L'emigrazione dei poveri da Africa ed Asia, non si fermerà mai e noi Europei non siamo in grado, sul nostro suolo, di garantire loro una vita dignitosa.
Meglio sarebbe quindi, "ricolonizzare" in senso moderno e rispettoso degli indigeni, quelle terre, creando quindi -senza porsi un limite di tempo- una nuova classe dirigente e soprattutto far nascere in quei popoli, mi si consenta il termine, selvaggi o primitivi, il senso dello stato e del rispetto sociale ed infine una moderna, consapevole classe dirigente.
Non fidatevi mai delle statistiche, se non siete stati voi a falsificarle. (P. Kalpholz)