Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda nicolad72 » sabato 4 febbraio 2017, 13:23

Io ho posto ad Alessio Bruno Bedini e a Tomaso Cravarezza una domanda, che ho insistentemente ripetuto più volte e questi, con una mancanza di tatto più forte della mia che ho ripetuto più volte una domanda, ancora oggi si astengono dal rispondermi!

Vogliono forse far passare un messaggio giuridicamente infondato... un messaggio più politico che giuridico... un messaggio di convenienza?
Domandare è lecito... ma rispondere è cortesia, che nei miei confronti non è stata usata!
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » sabato 4 febbraio 2017, 13:57

nicolad72 ha scritto:Io ho posto ad Alessio Bruno Bedini e a Tomaso Cravarezza una domanda, che ho insistentemente ripetuto più volte e questi, con una mancanza di tatto più forte della mia che ho ripetuto più volte una domanda, ancora oggi si astengono dal rispondermi!

Vogliono forse far passare un messaggio giuridicamente infondato... un messaggio più politico che giuridico... un messaggio di convenienza?
Domandare è lecito... ma rispondere è cortesia, che nei miei confronti non è stata usata!


Nicola onestamente non ho capito cosa chiedi.
Perché dici che il messaggio è giuridicamente infondato?
Se nel 1854 negli statuti sono stati cambiati aspetti rilevanti si può parlare eccome di novazione.
In questi termini mi sembra ti esprimevi anche tu per quanto riguarda l'OSSML qualche anno fa.
Bisogna valutare appunto la portata di questi cambiamenti.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda nicolad72 » sabato 4 febbraio 2017, 14:23

Oh finalmente mi consideri!

Io voglio solo sapere in base a che norma discutete di questa solenne boiata... cambiare gli statuti non vuol dire nè ricostituire nè novare, e questo in base ai principi generali del diritto.. roba da primo anno di giurisprudenza... roba che vale per tutti gli ordinamenti giuridici... eccezion fatta per le dittature che del diritto ne fanno solo scempio!
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda T.G.Cravarezza » sabato 4 febbraio 2017, 14:25

nicolad72 ha scritto:Io ho posto ad Alessio Bruno Bedini e a Tomaso Cravarezza una domanda, che ho insistentemente ripetuto più volte e questi, con una mancanza di tatto più forte della mia che ho ripetuto più volte una domanda, ancora oggi si astengono dal rispondermi!

Vogliono forse far passare un messaggio giuridicamente infondato... un messaggio più politico che giuridico... un messaggio di convenienza?
Domandare è lecito... ma rispondere è cortesia, che nei miei confronti non è stata usata!


Non ho risposto alla tua domanda perché non sono un giurista ed essa richiedeva da me un parere legale che non sono in grado di fornire, anzi, semmai speravo che anziché porre la domanda, fossi tu a fornire una adeguata risposta viste le tue conoscenze in merito.
IO mi sono limitato a indicare i motivi per cui alcuni ritengono si tratti di una rifondazione (cioè il buco di potere post Malta e, soprattutto, la rottura dovuta alla "consegna" del Magistero ad un Gran Maestro non avente i requisiti corretti.
Come ho scritto nei miei interventi, non ritengo che ciò sia sufficiente per considerare una "rifondazione" visto che, nonostante la confusione e la necessaria riorganizzazione, erano in vita i medesimi cavalieri del pre Malta e l'Ordine ha mantenuto comunque inalterate le sue caratteristiche originarie di ordine religioso e ospedaliero con una relativamente veloce nomina di un corretto Gran Maestro nella figura del Tommasi e poi, nonostante una serie di Luogotenenti, ha continuato la sua esistenza cercando una riorganizzazione, seppur con meno cavalieri di prima.

Sicuramente è interessante quanto afferma Alessio, cioè il ricerca e confrontare gli statuti pre e post Malta per comprendere se si è trattato di mera riorganizzazione e minimi cambi strutturali come io stesso credo oppure se gli statuti sono così differenti dall'origine per cui è corretto quanto alcuni affermano circa una rifondazione. Serve però poter analizzare gli statuti.

P.S. la tuia risposta è arrivata in contemporanea alla mia e volevo solo farti notare che più volte tu stesso hai affermato che un cambio radicale degli statuti comporterebbe ad una "novazione" o almeno avevo capito così nella discussione SMOCG e OSSML
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda nicolad72 » sabato 4 febbraio 2017, 14:29

Scusa Tom sostieni o discuti su di una tesi senza sapere (non dico conoscere approfonditamente) ma almeno sapere superficialmente in base a cosa un fatto giuridico può o non può essere avvento... e poi richiami tutti alla scientificità delle discussioni!
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Egon von Kaltenbach » sabato 4 febbraio 2017, 23:07

Tilius ha scritto:
Egon von Kaltenbach ha scritto:Tanto più che, concettualmente, si è sempre detto che un cavaliere può creare tale chi vuole e così non estinguere la filiazione.

P-r-e-g-o ???


Naturalmente si tratta di qualcosa che precede gli ordini cavallereschi e per tal motivo, nella mia nota, erano espressamente citati i cavalieri erranti. All'origine quindi della cavalleria occidentale cristiana quello era l'uso. Nell'adoubement c'era e c'è la trasmissione di un quid di natura spirituale nel quale è contenuta, in essenza, la natura ultima - in nuce - di ciò che si sta trasmettendo; nella fattispecie la cavalleria. Questo processo - il traditum est - è alla base di ogni ambito religioso: ad esempio, nel sacerdozio la successione apostolica è la trasmissione per mezzo del Sacramento dell'Ordine, della funzione e dei poteri degli Apostoli ai Vescovi che pertanto ne sono i legittimi possessori. È in virtù di questa trasmissione che la Chiesa, indipendentemente dalle mutevolezze della storia, rimane ciò che era al suo sorgere. E così, sinché sopravvive un cavaliere regolarmente ricevuto e di qualsivoglia ordine, quell'istituto non è cessato e nel suo risorgere - sebbene possano esserci stati adattamenti e utilizzate differenti vesti giuridiche - non c'è stata effettiva soluzione di continuità. E' in questo senso che il SMOM non è stato rifondato, ma resta ancor oggi ciò che era.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Egon von Kaltenbach » lunedì 6 febbraio 2017, 11:52

Vorrei aggiungere che, sebbene sussistessero cavalieri regolarmente investiti, quando nel '29 l'Ordine Teutonico fu trasformato in ordine canonicale, l'intervento normativo risultò di tale portata che, non essendo più un ordine cavalleresco, se non in misura residuale e limitatissima, esso si trovò a essere realmente altra cosa. Pertanto, nel suo caso, se ritornasse di nuovo alla pienezza cavalleresca, come alcuni membri vorrebbero, ma la Santa Sede pare sia di contrario avviso, allora, in tale eventuale circostanza saremmo certamente in presenza di una rifondazione. Questo per sottolineare come l'affermare che il presente SMOM sia appunto l'esito di un atto rifondativo, appaia - alla luce dell'esempio - un'opinione del tutto infondata.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » lunedì 17 aprile 2017, 8:39

Un'intervista ad Eugenio Airoldi, direttore delle comunicazioni SMOM, chi mi lascia perplesso in alcuni disinvolti passaggi.

http://www.cambiaverso.it/2016/04/28/sm ... per-nulla/

In particolare, verso la fine, quando afferma che "Smom è un acronimo che sta per Sovrano Ordine Militare di Malta, ordine fondato all’inizio del 1800 come prosecuzione dell’antico Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta" oppure che lo SMOM é "considerato il principale discendente dei Cavalieri Ospitalieri medievali, e oggi opera come organizzazione caritativa e cerimoniale".

Ci sarebbero molte considerazioni da fare su queste poche parole.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Romegas » lunedì 17 aprile 2017, 9:03

Sicuramente una poca conoscienza storica e un indiretto riconoscimento a quegli ordini farlocchi che si ispirano alla milizia melitense. Le parole sono gravi in quanto provengono da una persona che rappresenta lo SMOM di fronte alla stampa. Però da quello che vedo le parole incriminate non sono virgolettate, e ciò mi fa pensare che siano del giornalista che potrebbe aver attinto da chissà quali fonti.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda nicolad72 » lunedì 17 aprile 2017, 10:14

Mah... a me sembra un'affermazione tanto incredibile quanto assurda! Quale sarebbe l'atto novativo del 1800 e dintorni? su quale fh si fonderebbe? e la parte religiosa dell'ordine?
bastano delle domande per smontare quella triste quanto infondata affermazione, figuriamoci le risposte!
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Tilius » lunedì 17 aprile 2017, 11:58

nicolad72 ha scritto: Quale sarebbe l'atto novativo del 1800 e dintorni? su quale fh si fonderebbe? e la parte religiosa dell'ordine?

de jure vs. de facto... :roll: [sorry.gif] ;)
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Egon von Kaltenbach » lunedì 17 aprile 2017, 16:54

Alessio Bruno Bedini ha scritto:Un'intervista ad Eugenio Airoldi, direttore delle comunicazioni SMOM, chi mi lascia perplesso in alcuni disinvolti passaggi.

http://www.cambiaverso.it/2016/04/28/sm ... per-nulla/

In particolare, verso la fine, quando afferma che "Smom è un acronimo che sta per Sovrano Ordine Militare di Malta, ordine fondato all’inizio del 1800 come prosecuzione dell’antico Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta" oppure che lo SMOM é "considerato il principale discendente dei Cavalieri Ospitalieri medievali, e oggi opera come organizzazione caritativa e cerimoniale".

Ci sarebbero molte considerazioni da fare su queste poche parole.


Indipendentemente dalla fonte l'affermazione è totalmente falsa. Quando poi si dimostrasse che la fonte è autentica ci sarebbe da calare un velo pietoso e passare ad altro argomento.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » martedì 26 giugno 2018, 10:31

A distanza di qualche tempo ho trovato delle risposte.
Nel controverso periodo che seguì alla caduta di Malta il Gran Maestro Tommasi fu nominato nel 1803 da Papa Pio VII.
Questi riunito il convento a Catania fu confermato nella sua carica da 43 cavalieri.
Alcuni falsi ordini di Malta sostengono l'invalidità di questa elezione poiché il Papa non avrebbe potuto nominarlo e poiché 43 cavalieri erano pochi per eleggere un Gran Maestro.
Ma la nomina del Papa era del tutto legittima così come il Papa ha potere di nominare e commissariare altri Ordini religiosi.
C'è inoltre da dire che dopo la diaspora dei Cavalieri mai più nei primi decenni del XIX secolo fu riunito un numero cosi alto di cavalieri.

Per i sostenitori del priorato russo basta ricordare che i beni di entrambi i priorati furono annessi allo stato nel 1810 e il priorato fu definitivamente sciolto nel 1817.
Ancora, se ce ne fosse bisogno, tutti gli zar successivi, tranne Alessandro III, hanno avuto la Gran Croce dal SMOM di Roma... perché? Perchè non avevano alcun magistero di famiglia!
Lo stesso Granduca Vladimir Kirillovič Romanov, capo della Famiglia Romanov dal 1938, nel 1977 ha avuto la gran croce.

Insomma, nessuno può dire che l'Ordine di Malta sia una rifondazione moderna.
Questo è lo stesso Ordine che da 1000 anni continua nello stesso solco.
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda nicolad72 » martedì 26 giugno 2018, 14:31

Alessio, visto che ti ostini a non rispondere e ultimamente ti diletti a giocare a fare il giurista, ripeto - per non so quale volta, bella speranza che prima o poi tu possa degnarti di rispondermi - : qual è il fondamento giuridico di questa tesi assai bislacca?
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Re: Ordine di Malta: una rifondazione moderna?

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » martedì 26 giugno 2018, 15:09

Una sentenza di un tribunale statunitense ha stabilito la legittimità del magistero di un priorato americano derivato a suo dire da un priorato russo, nonostante il ricorso del SMOM.

Questa sentenza ha fatto sue delle tesi false.
1) Non c è mai stata discontinuità nell'ordine di Malta
2) come ho scritto più su, i priorati russi sono stati aboliti fin dal 1817
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