Notizie sull'Ordine di Santo Stefano e Spigolature sul patriziato pisano.
1. Introduzione.
Jean-Pierre Labatut ha definito la nobiltà quale «una qualità eminente che solo alcuni uomini possiedono»: anche i teorici italiani, portoghesi e francesi del Cinquecento avevano espresso, più o meno, lo stesso principio. Per quanto concerne la nobiltà toscana tra il Cinquecento e l’Ottocento è opportuno utilizzare un metodo diairetico, con il quale è possibile suddividere il genus rappresentato dalla nobilitas in due singole e differenti species: da un lato, infatti, è rinvenibile la nobiltà comunale, fondata sull’esercizio del potere politico; dall’altro, quella parte della nobiltà che faceva capo all’Ordine Cavalleresco di Santo Stefano, il quale venne costituito per mano di Papa Pio IV, con il patrocinio del governo mediceo, nel 1562, e venne affidato a Cosimo de’ Medici duca di Firenze, futuro Granduca di Toscana, per controbilanciare lo strapotere della vecchia aristocrazia.
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