Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Per discutere sugli ordini cavallereschi e le onorificenze/ Discussions on orders of chivalry and honours

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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda T.G.Cravarezza » lunedì 8 ottobre 2018, 14:14

Luca Bracco ha scritto:Sinceramente l'accostamento a titoli ecclesiastici di altri titoli "civili" non mi è mai piaciuto.

Una volta si diceva che con l'ingresso in religione si abbandonava tutto quello che c'era nel mondo esterno.

Credo che il Gran Magistero di un Ordine sia sufficiente e non necessiti di essere implementato dai propri corsi di studi.


Da un lato concordo appieno sul non mischiare sacro e profano, ma dall'altro, soprattutto al giorno d'oggi, ritengo sia utile far comprendere ai laici e spesso poco vicini alla Chiesa che gli ecclesiastici non sono "solo" esperti di diritto canonico o di teologia (quindi "inutile" nel mondo e per gli anticlericali), ma hanno esperienze e cultura anche in altri settori e quindi possono comprendere le realtà anche non propriamente religiose del mondo odierno (economia, sanità…).

Ecco quindi utile sapere che un Superiore di un ordine religioso abbia conoscenze accademiche e/o di esperienza nel mondo della finanza, della sanità… sia cosa buona e giusta. Ovviamente senza eccedere. Per la mentalità italiana e mia personale il metodo anglosassone e tedesco sui titoli sempre presenti lo trovo un po' esagerato, anche se sicuramente è più preciso rispetto al nostro "dott." ormai onnipresente.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda nicolad72 » lunedì 8 ottobre 2018, 14:23

contegufo ha scritto:Qualifica accademica di dottore

La qualifica accademica di dottore, nell’ordinamento italiano, ha iniziato ad essere attribuita nel lontano 1938, grazie al regio decreto [R.D. n.1269/1938]: secondo il decreto, la qualifica di dottore spettava a tutti coloro che avessero conseguito una laurea e non ai diplomati.

Riforma Gelmini

Solo con la cosiddetta Riforma Gelmini del 2010 [L. 240/2010] è stata fatta finalmente chiarezza in merito: la norma, infatti, specifica che, se si possiede una laurea (sia essa triennale, specialistica o di ricerca) è sempre attribuito il titolo accademico di dottore al suo possessore.

In pratica, “i laureati sono tutti dottori” e non esistono lauree di serie A e di serie B.

Ergo un infermiere ha tutti i diritti di farsi appellare dottore, in scienze infermieristiche.
Altrimenti ricorrere e vedere se il legislatore conia un nuovo titolo atto a differenziare evitando confusione oppure alternativamente rivolgersi alla Gelmini e al di lei capo!


Saluti [offtopic.gif]


Vedo che la confusione persiste:
Quello del RD del 1938, non era una qualifica accademica ma un titolo vero e proprio, rilasciato da chi godeva di FH, e che era speso proprio nel diploma che era di "laurea di dottore in....".
Tale titolo spetta a tutti coloro che hanno conseguito una Laurea durante la vigenza di tale assetto normativo, ossia fino alla riforma c.d. di Bologna dell'Università Italiana.
Da quel giorno il titolo di Dottore (con l'aggiunta "di ricerca") compete solo soltanto ed esclusivamente a chi si fa tutti e otto gli anni (almeno) per giungere a tale traguardo accademico, poi siccome molti laureati (non occorre specificare triennali perché la laurea ora questo è) iniziarono a presentare ricorsi al TAR per avere il trattamento di Dottore, la Gelmini ed il suo ministero si inventario le "qualifiche accademiche" di "dottore" e "dottore magistrale", che non sono dei titoli, ma li scopiazzano (e la normativa del 1938 ne è la prova), per me - e non solo secondo me - in modo del tutto illegale. Ma si sa il nostro è un paese che vive di immagine di cui i titoli ne costituiscono il primo amplificatore sociale.
Mi preme ricordare che durante la riforma di Bologna sedevo nel consiglio d'amministrazione di una storica università Italiana, quindi ho vissuto tutta la frase di transizione "beghe dottorali" comprese.
Mi diletto a ricordare che la prima volta che mi diedero del " dotto' " avevo 9 anni... questo fu per me molto illuminante sul reale valore del titolo.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Cav.OSSML » lunedì 8 ottobre 2018, 15:06

Paese che vai usanze che trovi.
A Roma (e anche più giù) il “dottò” diventa quasi un (pronome) allocutivo (=di cortesia), perciò è riservato a persone (solo uomini) verso le quali si intende manifestare rispetto, sia pure con una certa bonaria confidenza.
Spesso il “dottò” è anche un modo di 'sfottere' (prendere in giro), perché si usa comunque quando si vuole ostentare rispetto, senza sapere se la persona a cui ci si rivolge è laureata o no.
Vengono subito in mente i parcheggiatori abusivi romani con la tipica frase "Venga, dottò."
Avendo studiato oltre trent’anni fa in Austria avevo notato durante il mio soggiorno in quel paese che i titoli, non soltanto quelli accademici, assumevano una grande valenza sociale e d’uso (non so se oggi sia ancora così).
Per esempio dei miei interlocutori austriaci non riuscivano a capacitarsi del fatto che in Italia il “Prof.” era riservato anche agli insegnanti di scuola media, mentre da loro, detto titolo spettava soltanto ai cattedratici universitari.
Inoltre, in quel paese repubblicano, che ha abolito la nobiltà, esiste ancora il titolo di “Hofrat” (consigliere di corte), il quale viene ancora oggi attribuito ad alcuni alti funzionari dell’apparato pubblico.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Elmar Lang » martedì 9 ottobre 2018, 8:18

Infatti l'Austria, più ancora della Germania, ha una passione profonda per la gerarchia dei titoli.
Un mio carissimo amico d'infanzia, da anni "Bezirkshauptmann" (più o meno equivalente al nostro "Prefetto") in una provincia della Stiria, qualche tempo fa, è assurto alla "Hofratswürde", elevazione sociale che in Austria è ambitissima, quanto e più del "Dr. Dr.". Nei nostri scambi epistolari, la mia apertura è, sempre, confidenziale, ma se il mio scritto è indirizzato al suo ufficio, non manco di iniziare con "Euer Hochwohlgerboren" o "Sehr geehrter Herr Hofrat!" (lui sa che ci metto un pizzico di ironia, specie se mi lancio nello spericolato "Euer Exzellenz!", appellativo che dall'equivalente al vecchio grado militare di "Feldmarschalleutnant" in su, spetta ancora ad ogni funzionario austriaco).
Tornando al "Dr.", esso è il titolo comunemente attribuito dai tedeschi al padre della Riforma, Martino Luther.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Egon von Kaltenbach » sabato 13 ottobre 2018, 21:52

Luca Bracco ha scritto:Sinceramente l'accostamento a titoli ecclesiastici di altri titoli "civili" non mi è mai piaciuto.

Una volta si diceva che con l'ingresso in religione si abbandonava tutto quello che c'era nel mondo esterno.

Credo che il Gran Magistero di un Ordine sia sufficiente e non necessiti di essere implementato dai propri corsi di studi.


Sono d'accordo: i titoli su riportati andavano citati e debitamente implementati in un eventuale curriculum; per l'Ordine la qualifica del GM è Deutsch und Hochmeister ed essa è l'unica conveniente.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Egon von Kaltenbach » mercoledì 17 ottobre 2018, 22:05

Voglio aggiungere come la foto renda ben evidente la condizione clericale dell'attuale GM dei Teutonici; condizione inevitabile da quando l'Ordine, da laicale com'è ancora l'Ospedale, è diventato un ordine canonicale. Mi si dice che ci siano state varie pressioni, non so bene da chi e come esercitate, per ritornare a essere un vero ordine cavalleresco, ma questo a Roma non piace e salvo una sparuta milizia di cavalieri d'onore, i laici interessati si debbono accontentare del nero mantello dei familiari. Dal mio punto di vista un vero peccato e un vulnus per la tradizione cavalleresca della Cristianità. Mi sfugge inoltre del perché di questo cambiamento al vertice: un decesso, dimissioni ?
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda T.G.Cravarezza » mercoledì 17 ottobre 2018, 22:39

Egon von Kaltenbach ha scritto:Mi sfugge inoltre del perché di questo cambiamento al vertice: un decesso, dimissioni ?


Da questa pagina si evince che, almeno per quanto riguarda il Gran Maestro emerito, è stato "rieletto" due volte, nel 2006 e nel 2012, quindi presumo che sia previsto dalla regola dell'Ordine un mandato per il Gran Maestro di 6 anni e che possa probabilmente fare un massimo di tre mandati (oppure semplicemente nel 2018 è stato scelto di non eleggerlo, ma propendo nel limite dei tre mandati).
Non sono però riuscito a trovare l'attuale Carta dell'Ordine Teutonico, quindi le mie sono congetture.

Il precedente Gran Maestro è stato in carica per 12 anni, quello ancora prima per 18 ed entrambi si sono ritirati ancora in vita.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Cav.OSSML » mercoledì 17 ottobre 2018, 23:32

Il Gran Maestro dell'Ordine teutonico, ufficialmente Hochmeister, letteralmente "alto maestro" viene eletto per la durata di sei anni.
L'elezione canonica del Gran Maestro viene confermata dalla Santa Sede ed egli viene autorizzato a portare le insegne e il rango di abate mitrato.
Nel caso specifico, il Dr. Bruno Platter, predecessore nell’attuale Gran Maestro, aveva annunciato di non essere più disponibile per motivi di età ad un ulteriore periodo di reggenza di sei anni.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda T.G.Cravarezza » giovedì 18 ottobre 2018, 0:16

Grazie. Quindi non c'è limite ai mandati, salvo ovviamente la rielezione da parte del Consiglio?
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Cav.OSSML » giovedì 18 ottobre 2018, 0:47

T.G.Cravarezza ha scritto:Grazie. Quindi non c'è limite ai mandati, salvo ovviamente la rielezione da parte del Consiglio?

Esatto.
Il dott. Bruno Platter ha retto in qualità di Gran Maestro l’Ordine Teutonico per ben tre mandati, per un totale di 18 anni.
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Re: Nuovo Gran Maestro Ordine Teutonico

Messaggioda Elmar Lang » giovedì 18 ottobre 2018, 15:35

Egon von Kaltenbach ha scritto:(...) la qualifica del GM è Deutsch und Hochmeister ed essa è l'unica conveniente.


Hoch- und Deutschmeister...
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