mcs ha scritto:Gent.mi tutti ,
ho inviato al sempre gentilissimo Tomaso, l'immagine dello stemma in questione...direi che le osservazioni fatte da Daniele sono assolutamente puntuali ed avranno presto una risposta !
mcs
Moderatori: mcs, Antonio Pompili
mcs ha scritto:Gent.mi tutti ,
ho inviato al sempre gentilissimo Tomaso, l'immagine dello stemma in questione...direi che le osservazioni fatte da Daniele sono assolutamente puntuali ed avranno presto una risposta !
mcs
Michele Tuccimei di Sezze ha scritto:
Riporto lo stemma disegnato da Mons. Heim, cui accennava il gentile Franz J. von Trotta:
MMT
antonio p. v. g. ha scritto:E' anche il caso dell'altro cardinale non-vescovo creato nello stesso concistoro, il Card. Navarrete, dello stemma del quale abbiamo non molto tempo fa parlato in questo forum.
Anche se la croce non è più antica di altri emblemi ecclesiastici (lo è molto di più il pastorale), si è imposta nel corso dei secoli come emblema della dignità episcopale. Chiaramente nella Chiesa cattolica romana.
Guido5 ha scritto:antonio p. v. g. ha scritto:E' anche il caso dell'altro cardinale non-vescovo creato nello stesso concistoro, il Card. Navarrete, dello stemma del quale abbiamo non molto tempo fa parlato in questo forum.
Anche se la croce non è più antica di altri emblemi ecclesiastici (lo è molto di più il pastorale), si è imposta nel corso dei secoli come emblema della dignità episcopale. Chiaramente nella Chiesa cattolica romana.
Eccolo lo stemma del card. Urbano Navarrete, del quale si è parlato a http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?f=1&t=5665&p=79446&#p79446
e che, nella foto qui sotto, è ritratto con uno dei nostri amici del "forum", “Zaccheo”.
Ciao a tutti!
Guido5
da Fiore ha scritto: Per tale motivo, nelle superfici più ampie prevale il riflesso rosso e sembra più chiaro, nelle superfici più dense, come i fiocchi del galero, le macchie nerastre hanno il sopravvento, perciò è più scuro. Si ha conferma di ciò nella tesa del cappello, che, avendo una superficie più espansa, risulta più chiara, ma i fiocchi non possono che avere lo stesso colore.
mcs ha scritto:Gent.mi tutti ,
proprio per la cura che anche il nostro gentilissimo fra' Eusanio sottolinea, dubito che l'attento maestro realizzatore abbia utilizzato parti (anche se dello stesso marmo) più scure per intendere il medesimo colore!
La parte superiore del galero è visibilmente più scura ad es. della torre, dove per evidenziarne la porta ha utilizzato un frammento di marmo leggermente ancor più chiaro.
Si, ma penso che la torre sia sempre di rosso ; la sfumatura più chiara della porta non implica una variante dello smalto, bensì solo la definizione di un particolare. Perciò l'intenzione del maestro è proprio quella che tu non ritieni possibile: utilizzare parti diverse dello stesso marmo per intendere lo stesso colore.da Fiore ha scritto: Per tale motivo, nelle superfici più ampie prevale il riflesso rosso e sembra più chiaro, nelle superfici più dense, come i fiocchi del galero, le macchie nerastre hanno il sopravvento, perciò è più scuro. Si ha conferma di ciò nella tesa del cappello, che, avendo una superficie più espansa, risulta più chiara, ma i fiocchi non possono che avere lo stesso colore.
La tesa del galero è infatti più scura, ma già meno della callotta, mentre il suo centro è più chiaro;
Ancora un altro esempio di come per lo stesso soggetto, quindi di unico colore, abbia usato sfumature più chiare o più scure dello stesso marmo.
inoltre, la nappa dei fiocchi è più larga della torre, la quale è visibilmente più chiara, dello stesso tono del resto delle parti rosse dell'arma più estese.
E le nappe sono quindi più scure della calotta, così come questa ha il centro più chiaro e la tesa più scura, ma sempre dello stesso oggetto si tratta!
Direi che la tesi del Prelato di Fiocchetto con galero e nappe viola, ha ottime probabilità di essere reale !
mcs
da Fiore ha scritto:Non ci si fidi delle parti più chiare o più scure dello stesso marmo, non penso che vogliano esprimere smalto o colore diverso.
Se ben ricordi lo abbiamo notato in diretta nello stemma marmoreo di Pio IX situato dietro il ciborio al Laterano: è la natura del marmo stesso che non fa si che il colore sia perfettamente identico in tutte le parti di una stessa figura.
Se il galero fosse stato di colore diverso dal rosso, il maestro avrebbe usato un marmo diverso, non mi pare ci siano dubbi: esistono molte qualità di marmo con venature violacee, e qui rispondo al quesito di fra' Eusanio, molto adatte allo scopo di rendere questo colore, non vedo perchè l'attento maestro si sarebbe dovuto accontentare della stessa breccia rossa di alcune parti dell'arma.
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