vede nella l'Italia fino a 160 anni fa era divisa in tante realta'statali una diversa dall'altra per leggi ,costumi ,usi . Andando ancora indietro nel tempo le diversita' si acuiscono
Un appassionato conosce piu' o meno approfondiitamente un pezzetto di territorio a dir tanto
Alla sua richiesta io non so dare risposta , mi interesso da semplice appassionato solo alla storia e al territorio fiorentino e un poco toscano
Una cosa di cui non mi interesso se non molto marginalmente poi ( con idee molto personali ) e' la nobilta'
di cui le riporto quanto detto dal dr Degli Uberti presidente dello IAGI
viewtopic.php?f=6&t=23731&start=15credo che tutto sta nel fatto che la gente non è a conoscenza di cosa sia stata veramente la nobiltà, ripeto in breve:
1) prima di Napoleone un modo per aumentare il proprio patrimonio sotto l'aspetto finanziario (giurisdizioni feudali), oppure dopo un consolidato periodo di traffici commerciali, avendo raggiunto un’agiatezza e una notorietà, l'accesso alla nobiltà o patriziato cittadino, dove si aveva il potere di controllare ed indirizzare l'intera comunità di riferimento.
2) dopo Napoleone una onorificenza ereditaria, un po' come a titolo personale oggi il signor Presidente della Repubblica nomina cavaliere del lavoro la crema della nostra società. Prima andava alla discendenza questo onore vuoto da veri privilegi, mentre oggi muore con la persona che ha ricevuto la decorazione
Fuori da questo è solo un sogno da romanzo d'appendice
Quindi non posso aiutarla.
Lei deve trovare aiuto in quegli storici locali o in quegli storici universitari che si occupano specificatamente del territorio in cui e' vissuta la famiglia
Raucci originaria della provincia di Caserta/Napoli.
E qui in questo sito ne trova diversi ( ad esempio il dr Luigi Russo )
L'unica raccomandazione che mi sento di darle : tenga forte la mano sul portafoglio
Questo e' un mondo dove circolano anche cose non nobili per aspiranti nobili
https://diventarenobile.weebly.com/https://www.money.it/Come-diventare-nobili-in-ItaliaAd esempio : ho ritrovato su internet un vecchio frequentatore del forum che conoscevo come "conte" insignito di un ordine africano, e che ora si presenta con il titolo di "principe" e di "marchese" proponendo l'onorificenza agli aspiranti
In Italia in materia di stemmi e di nobilta' si puo' fare e dire tutto
Se lei vuole puo' proclamarsi imperatore della luna , se ha sufficiente carisma dopo un po la cosa sara' accettata e va bene cosi
Potra' probabilmente anche venderne qualche appezzamento a qualcuno particolarmente fiducioso
Le varie associazioni di ispirazione nobiliare non hanno in realta' alcuna autorita' (autorita' non autorevolezza )
Ed e' giusto sia cosi (La Repubblica ignora la nobilta') solo lo Stato avrebbe autorita' ma ignora e vuole ignorare l'argomento .
Anche lei domani puo' pubblicare il suo " libro della nobilta' italiana" e metterci dentro chi vuole con i criteri che vuole : non avra' fatto niente di illegale ( non esistono leggi che tutelano la nobilta' in Italia) ha espresso la sua opinione
Io le consiglierei invece un bello studio genealogico sulla sua famiglia paterna e materna , cerchi di inquadrare i personaggi che via via emergono nel periodo storico , cerchi di capire le loro idee
( tenga conto che geneticamente solo la sua linea paterna ha forti legami con lei per via di Y DNA mentre la sua linea materna perde contatto da lei geneticamente generazione dopo generazione indietro; anche se debbo dire che il clima culturale della famiglia prescinde dai legami genetici ,per cui spesso la famiglia materna agisce su di noi in maniera anche piu' marcata di quella paterna )
Scoprira' certamente cose belle ( e brutte) Episodi da ricordare e da tramandare Un'avventura entusiasmante
Non esiste famiglia che non abbia splendide storie da ritrovare e da raccontare
Ripeto anche a lei quanto detto nel topic
viewtopic.php?f=1&t=24810in considerazione della diffusione :
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... CrsK7jv0qEL'importante e' che lei sia consapevole che un ugual cognome non garantisce un uguale casato ( cognome+capostipite)
Cioe' famiglie con lo stesso cognome possono non avere alcun legame genealogico
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