Trova tante discussioni nel forum su questo argomento ma le riassumo in modo succinto la questione (ovviamente se vuole informarsi meglio provi a cercare le singole discussioni dove i contributi tecnici dei vari utenti spiegano tutto meglio).
Attualmente non esiste un modo univoco per registrare uno stemma se si è cittadini italiani.
I vari uffici esteri non registrano stemmi di chi non è cittadino dello stato in questione.
Esistono vari metodi alternativi che possono dare una qualche tutela legale ben sapendo che in caso di plagio un processo (e quindi l'italica danza tra avvocati e giudici) sarà l'unica cosa che potrà dare ragione a lei o all'altro contendente: quindi è tutt'altro che scontato.
- Il modo più rapido ed economico di avere una minima garanzia è inviare tra due caselle PEC una copia dello stemma e magari anche del blasone e tenere la mail registrata. Le PEC sono certificate e quindi quella è una prova che a una certa data lo stemma esiste davvero.
- Esistono vari siti che offrono il servizio di registrazione. Sono enti privati e a pagamento, danno una parvenza di tutela che però senza un preciso timestamp (qua si entra nel tecnico dell'informatica) possono essere considerati del tutto inutili come prova da un giudice. In pratica si immagini di avere un documento su cui scrive una data a penna senza che quella data venga controllata o validata da un organismo riconosciuto. Nessuno la riterrebbe valida come prova. Non so se i vari siti che offrono questo servizio possono certificare in modo univoco la data di registrazione ma questa è una domanda che farei agli amministratori prima di spendere un solo centesimo.
- Stampare su carta stemma e blasone e inviarseli via posta raccomandata. Questo è un "antico" metodo di tutela dei diritti delle opere dell'ingegno, del tutto analogo alla versione informatica che tiene conto della PEC. Lo inserisco perché a livello giudiziario in altri ambiti è stato considerato valido, magari la struttura legale italiana non ha ancora ben metabolizzato la PEC e quindi con un minimo fastidio e un costo di pochi euro una cosa del genere può essere fatta.
- Registrare il proprio stemma come logo. Questo è il metodo più sicuro (e anche più costoso) ma purtroppo un sistema simile non è orientato all'araldica e quindi se il suo leone ha la coda o la criniera disegnata diversamente o magari i colori di tonalità molto diversa da un altro stemma che lo copia, la tutela può non essere valida.
Le do un piccolo consiglio extra. Dato che mi occupo di stemmi ex novo da un po' di anni, il suggerimento che posso dare a chi vuole tutelarsi è creare uno stemma che parli davvero di sé. Al netto di un'intenzionale malafede, difficilmente se uno stemma racconta il suo proprietario sarà facile trovarne due identici tanto da aver la necessità di tutelarlo in mille modi.
Piccolo finale scherzoso ma non troppo. Ovviamente il modo migliore per tutelare uno stemma è farsi conferire un titolo nobiliare da una fons honorum attendibile (meglio una grande monarchia europea

) ed entrare nella tutela araldica stabilita per quel tipo di nobilità. Ovvio che tutto ciò è molto più complicato degli altri metodi suggeriti.
Spero di esserle stato utile