Moderatori: mcs, Antonio Pompili
Antonio Pompili ha scritto:i preesistenti comuni cessano di esistere e i loro nomi continuano ad esistere come municipalità, il che almeno in teoria dovrebbe comportare la cessazione dell'uso ufficiale dei preesistenti stemmi comunali, dei quali però rimarrà la memoria storica.
Ciò non toglie che dei municipi possano dotarsi di uno stemma ex novo. In fondo era così anche in passato per diversi tipi di divisioni urbanistiche: per le contrade di Siena, per i rioni di Roma... L'odierno ordinamento della Repubblica Italiana non riconosce però valore a emblemi araldici di tali circoscrizioni.
egometta ha scritto:A parte lo strabismo romanocentrico o comunque cittadino (nel senso di abitante di grande agglomerato urban-metropolitano) di chiamare municipalità e poi circoscrizioni quelle che nel 90% dei casi sono in realtà semplici frazioni (o in montagna contrade) di Comuni sparsi (in una delle quali, non necessariamente quella che dà il nome al Comune, ha sede il municipio), stiamo dicendo la stessa cosa con accenti diversi.
Più che strabismo forse si tratta dello stesso sguardo gettato in momenti diversi su due cose diverse. Il termine municipio (che anticamente indicava la città che si reggeva con leggi proprie e i cui abitanti godevano della cittadinanza romana) può indicare l'amministrazione comunale e/o la sede della stessa. Se non sbaglio fu durante l'epoca fascista che, per il gusto del ritorno ai termini latini, fu ripreso il termine municipio o municipalità in riferimento al comune (di nota origine medievale quanto all'uso riferito al governo cittadino). Ma non si può oggi considerare sinonimo di comune nel nostro Paese, dal momento che il cosiddetto "testo unico per gli enti locali" (decreto legislativo dell'agosto 2000) definisce municipio l'ente rappresentativo delle comunità d'origine all'interno dei comuni soppressi. Invece a Roma Capitale e nelle altri grandi Città italine il termine municipio è utilizzato per indicare le circoscrizioni di decentramento dotate di organi elettivi (i consigli circoscrizionali) . Io ad esempio vivo (e scrivo in questo momento) nel Municipio VII. Diverso poi è il discorso per le Regioni a statuto speciale.
Forse ancora una volta parliamo di stessa cosa con accenti diversi? non so. Ma spero che quanti leggono possano trovare utilità in queste precisazioni, anche per i discorsi sull'araldica civica qui affrontati.
Molti non hanno riconoscimento ufficiale, vero e aggiungerei anche per fortuna: proprio per questo sono più autentici e significativi, senza essere passati per le paludi ministeriali.
Molti non hanno riconoscimento ufficiale, vero e aggiungerei anche per fortuna: proprio per questo sono più autentici e significativi, senza essere passati per le paludi ministeriali.
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