Stemma famiglia Tangassi di Volterra (PI)

Buongiorno.
Avrei bisogno del vostro aiuto riguardo al seguente stemma della famiglia Tangassi di Volterra (PI), originaria, pare, di S. Gimignano, ma stabilitasi a Volterra ai primi del Settecento, famiglia di scultori-alabastrai che acquisì fama e accrebbe notevolmente le proprie fortune fin verso il 1870. Nella tomba di Vincenzo Tangassi (morto nel 1841) abbiamo uno stemma in alabastro. Nel soffitto di una sala di una villa acquistata dai Tangassi verso gli anni Cinquanta dell'Ottocento abbiamo invece dipinto lo stemma a colori.
1) Qualcuno può aiutarmi in merito alla blasonatura? E sull'eventuale significato dei simboli araldici.
2) E' possibile almeno ipotizzare il momento in cui venne creato lo stemma? Sarà stato depositato da qualche parte?
I Tangassi non divennero nobili, sebbene si legarono a membri della nobiltà volterrana (ad es. i Campani). Ho controllato per scrupolo negli albi d'oro dei nobili e dei patrizi volterrani conservati nella Biblioteca di Volterra ma non ve n'è traccia. Dove si potrebbe guardare?
Grazie mille per l'attenzione!
Avrei bisogno del vostro aiuto riguardo al seguente stemma della famiglia Tangassi di Volterra (PI), originaria, pare, di S. Gimignano, ma stabilitasi a Volterra ai primi del Settecento, famiglia di scultori-alabastrai che acquisì fama e accrebbe notevolmente le proprie fortune fin verso il 1870. Nella tomba di Vincenzo Tangassi (morto nel 1841) abbiamo uno stemma in alabastro. Nel soffitto di una sala di una villa acquistata dai Tangassi verso gli anni Cinquanta dell'Ottocento abbiamo invece dipinto lo stemma a colori.
1) Qualcuno può aiutarmi in merito alla blasonatura? E sull'eventuale significato dei simboli araldici.
2) E' possibile almeno ipotizzare il momento in cui venne creato lo stemma? Sarà stato depositato da qualche parte?
I Tangassi non divennero nobili, sebbene si legarono a membri della nobiltà volterrana (ad es. i Campani). Ho controllato per scrupolo negli albi d'oro dei nobili e dei patrizi volterrani conservati nella Biblioteca di Volterra ma non ve n'è traccia. Dove si potrebbe guardare?
Grazie mille per l'attenzione!