Divisa e vessilli di Muzio Attendolo "Sforza"

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Divisa e vessilli di Muzio Attendolo "Sforza"

Messaggioda Lavrvs » venerdì 27 aprile 2018, 23:48

Buonasera, grazie per l'ammissione al forum.
Il mio vero nome è Lorenzo e sono un appassionato (nonché rievocatore storico) della fine del 1300.
Andando subito al dunque, il mio obiettivo è quello di ricostruire il più fedelmente possibile la divisa ed i vessilli del noto condottiero, nato a Cotignola, Muzio Attendolo detto lo Sforza portati nell'ultima decina d'anni del secolo quattordicesimo. Leggendo l'opera del suo biografo, il Minuti, sono venuto a conoscenza dell'assunzione da parte del condottiero nel 1388 (durante la militanza sotto il più celebre Alberico da Barbiano) della divisa che lui definisce "a quartieri, che oggidì portano ancora gli sforzeschi" descrivendola come con le onde dal quarto sinistro e rosso pieno dal quarto destro e che si sarebbe propagata poi a tutta la sua famiglia. La mia perplessità nasce poiché non è chiaro effettivamente se la descrizione della divisa sia frontale, e nel caso lo sia, dell'incoerenza con la maggior parte dell'ondato sforzesco rappresentato nel corso del XV secolo. Se si pensa allo stendardo di Micheletto Attendolo dipinto nel trittico di Paolo Uccello risulta specchiato rispetto alla descrizione, mentre per quanto riguarda la bandiera dipinta sul cassone conservato alla National Gallery di Dublino (che ritrae la battaglia di Anghiari) Micheletto sembra portare uno stendardo affine alla descrizione (sempre che sia una descrizione frontale) del Minuti. La cassa gemella, che ritrae la presa di Pisa del 1406 con Muzio stesso, mostra un altro stendardo "specchiato". Il codice Trivulziano riporta il quarto in alto a sinistra rosso ed il destro con l'ondato. Anche per quanto riguarda le calze (che per primo Muzio avrebbe indossato nel 1388) c'è confusione sul tema: il Minuti parla di gamba sinistra rossa e della calza della gamba destra bipartita "col celestro dentro ed il bianco fuori" ma non tutti gli autori sono concordi nel rappresentarle. Nessuno può aiutarmi a fare luce sulla faccenda e sul motivo dell'apparente discordanza?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
LAVRVS
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Re: Divisa e vessilli di Muzio Attendolo "Sforza"

Messaggioda Jean.de. Courtois » domenica 29 aprile 2018, 9:50

gentile Laurus,

mi risulta che la bandiera della lega cui apparteneva l'attendolo era in tal guisa( con l'ondato a partire da destra araldica, nel 1 e 4 quarto) e il rosso con il ramo di mela cotogna in omaggio a cotignola.
bandieralega.jpg


Il Viviano scrive molto diffusamente di giornee e calze. Le prime erano solitamente di seta o di bambagio (sorta di stoffa fabbricata con stracci di cotone), potevano essere grandi, piccole o mezze giornee (queste ultime usate spesso in combattimento) e numerose cosiddette “della divisa .S.”. Per divisa si intendono i colori portati, in questo caso quelli del signore che erano rosso, bianco e azzurro e che rappresentavano araldicamente l’inquartato nel 1° e nel 4° di rosso , nel 2° e nel 3° fasciato ondato d’azzurro e d’argento (vedi il paggio della fig.4 ). Questa divisa era usata da tutti i famigli del signore cioè i cavalieri che appartenevano alla “casa” (compagnia) di micheletto, ma anche da molti capitani, come Betuccio de Cortesi, Marco degli Attendoli, Bagnocavallo da Bagnocavallo, Moschino e Antonio. Altri capitani invece sono ricordati con la propria divisa, come Tartaglia d’Arezzo che porta i colori rosso e bianco similmente ad Antonello e Francesco Seguro e a Carnecina e Ragazzino. Panolino da Barbiano invece porta il bianco il rosso e il verde, mentre Renzo da Roma e Marinino da Bologna solo l’azzurro. Conestabili e relativi fanti appartenevano al signore perciò, come risulta anche dalle iconografie, portavano i colori degli Attendolo.
mi4.jpg



Riguardo lo stemma attendolo/sforza fu adottato nel corso del XV secolo un leone d'oro abbrancante un ramo di mele cotogne, col cimiero sforzesco e da qui si sancì l'unità delle due famiglie.

Pompeo_Litta,_Famiglie_celebri,_Attendolo.jpg






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