Riconoscimento stemmi
Inviato: lunedì 26 febbraio 2018, 21:53
Buona sera, stiamo cercando di identificare questo stemma. Qualche idea? Grazie
Forum Italiano della Commissione Internazionale permanente per lo Studio degli Ordini Cavallereschi, dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e di Famiglie Storiche d'Italia - Sito ufficiale: www.iagi.info
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Romegas ha scritto:Lo scudo in punta ha la decorazione di cavaliere di Malta.
Valeria Maria ha scritto:Buona sera, stiamo cercando di identificare questo stemma. Qualche idea? Grazie
Alessio Bruno Bedini ha scritto:La corona sembra quella di marchese.
Il cimiero è particolare: la fenice che nasce dalle sue ceneri.. potrebbe indicare qualcosa sulla vita del soggetto?
Tilius ha scritto:Alessio Bruno Bedini ha scritto:La corona sembra quella di marchese.
Dipende dall'epoca. Se é abbastanza alta, potrebbe anche essere una corona di nobiltà generica.Il cimiero è particolare: la fenice che nasce dalle sue ceneri.. potrebbe indicare qualcosa sulla vita del soggetto?
No. É semplicemente il cimiero dello stemma familiare (a differenza della parafernalia del trofeo, inclusa la croce cevalleresca in versione multipla - TRIPLA! non sia mai che l'osservatore non se ne accorga - che é tutta roba sicuramente personale).
Nessuno ha scritto:Io credevo che, in qualche maniera, il cimiero dovrebbe riprendere un elemento dello scudo... Non riesco a vedere fenice alcuna nello scudo.
Tilius ha scritto:Nessuno ha scritto:Io credevo che, in qualche maniera, il cimiero dovrebbe riprendere un elemento dello scudo... Non riesco a vedere fenice alcuna nello scudo.
Che una cosa accada spesso non significa che accada sempre.
Salvo che per gli antichi estensori di regolette idiote che ancora oggi ci ammorbano.
Un cimiero che non ha nulla a che vedere con gli elementi interni allo stemma é cosa alquanto comune.
Specie in alta epoca, quando lo stemma era una composizione spesso squisitamente geometrica, e quindi il cimiero doveva esere per forza di cose estraneo al contenuto dello stemma.
Caro Nessuno, cerchiamo di superare queste regolette da bignamino dell'araldica (altro esempio - probabilmente il non plus ultra - della regoletta scioccamente bignamesca é la regola degli smalti ), che recano più danno che beneficio.