Carissimi,
forse potete aiutarmi come esperti in famiglie nobiliari. Perché in un romanzo ottocentesco (Mario Pratesi, L'eredità) fatto ristampare da Vasco Pratolini si descrive un palazzo di Siena, che potrebbe logicamente essere - come la famiglia che lo abita - frutto della fantasia dello scrittore... oppure no. La dimora in questione è quella dei conti Della Pula- Brancacci-Rocca-Ponsani, un tempo ricchi e potenti, che all'indomani della restaurazione lorenese vendono la casa avita ma ingiungono al vinaio di palazzo di restarvi e continuare l'attività.
Il palazzo del romanzo assomiglia a tanti altri di Siena, "un nero palagio" con tanto di panca da via ("le donne che venivano la sera a frescheggiare sul muricciolo") e con sopra il finestrino del vinaio l'immagine della Vergine ("un volto soave del quattrocento, scolpito in pietra ed inquadrato sulla muraglia").
Secondo voi, è vero o inventato il palazzo Della Pula? Son curiosa di sapere se esiste...
Caterina