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Il cannone da 16 libbre, piemontese, detto "L'Oliastro", fu fuso nel 1726, su un modello del 1702, da Giovanni Battista Cebrano (gettatore attivo dal 1702 al 1729 presso il Regio Arsenale di Torino).
Il detto cannone fu posto nelle Fortificazioni di Fenestrelle (TO) e precisamente nella Ridotta "Santa Barbara" (*).
Su di esso anche il motto " Aetnaeo nova fulmina regi", che dal 1713 identificava le artiglierie di Vittorio Amedeo II di Savoia (*Torino 14.05.1666 +Moncalieri 31.10.1732), XV Duca di Savoia (12.06.1675-31.10.1732), Re di Sicilia (24.12.1713- 20.02.1720) e I Re di Sardegna (20.02.1720-03.09.1730)
(*) La Ridotta "Santa Barbara", una delle 8 Fortificazioni che componevano il Sistema Fortificato delle Fenestrelle, era situata tra il Forte "Tre Denti" ed il sovrastante Forte "della Valli", a quota 1550 metri, è una costruzione a base quadrata e forma tronco piramidale, con mura spesse circa 6 metri alla base e parte della costruzione inglobata nella montagna. Un solo lato, quello meridionale, presenta finestre, tutte dotate di spesse grate settecentesche in ferro. L’interno era costituito da un ampio salone suddiviso in 2 piani, quello inferiore adibito a stanza comune e refettorio; quello superire a camerata. Un ponte levatoio la collegava ad di un ramo secondario della strada detta "dei cannoni". Poteva alloggiare una guarnigione di circa 40 uomini ed era autosufficiente: pozzo dell’acqua, munizioni, magazzini viveri.
I lavori iniziarono di costruzione iniziarono nella Primavera del 1728 sotto la direzione dell’Ingegner Ignazio Bertola coadiuvato dall’ingegner Varino de la Marche.
Per quanto riguarda lo Stemma del Re di Sardegna ci sarebbe qualche discrasia...
Questa è la Grande Arme di Vittorio Amedeo II di Savoia come Re di Sicilia (1713-1720):
Questa è la Grande Arme di Vittorio Amedeo II di Savoia come Re di Sardegna (1720-1730):
Descriviamo, dunque, lo stemma che si presenta sul nostro cannone del 1726:
Immagine
1° Quarto: sono inseriti gli stemmi di pretesa, ossia gli stemmi di territori o città sui quali, per matrimoni, anche antichi, la Casa dei Savoia pensava di poter “pretendere” l’investitura.
Gli stemmi di pretesa dei Savoia sono i seguenti:
- [imh]http://www.blasonariosubalpino.it/gerusalemme.JPG[/img] Regno di Gerusalemme
- Stemma della Casata dei Lusignano
- Regno d’Armenia (in realtà Regno Armeno di Cilicia!)
- Regno di Cipro
La Casata dei Lusignano ebbe i seguenti titoli:
- Re del Regno di Cipro dal 1192 al 1489
- Re del Regno di Gerusalemme dal 1269 al 1291, e di pretensione dal 1291 al 1464
- Re del Regno Armeno di Cilicia (detto anche Regno della Piccola Armenia) dal 1342 al 1375, e di pretensione dal 1375 al 1464
Carlotta di Lusignano (*Nicosia 28.06.1444 +Roma 16.07.1487), figlia del Re di Cipro Giovanni II di Lusignano e di Elena Paleologa, sposa, in seconde nozze nel 1459, il cugino Conte di Ginevra Luigi di Savoia (*05.06.1436 +??.08.1482), secondogenito del Duca di Savoia Ludovico I di Savoia e di Anna di Lusignano.
Carlotta fu deposta nel 1464 dal fratellastro Giacomo II di Lusignano. Ma Carlotta si considerava titolare dei Regni di Cipro e pretendente di quelli di Gerusalemme e di Cilicia Armena.
Non avendo eredi diretti nel febbraio 1485 trasmise i suoi diritti al nipote Carlo I di Savoia (*Carignano 29.03.1468 +Pinerolo 13.03.1490), discendente dalla suddetta Anna di Lusignano, che si impegnò a versarle una pensione di 4.300 fiorini annui.
Ma solo Vittorio Amedeo I di Savoia (*Torino 08.05.1587 +Vercelli 07.10.1637), XII Duca di Savoia (26.07.1630-07.10.1637), a seguito della Bolla Papale di Urbano VIII del 10.06.1630 che normava le titolazioni di "Illustrissimo" e di "Eminenza", per aumentare il prestigio della propria Casata si attribuì in modo formale il titolo reale di Gerusalemme, Cipro ed Armenia (sic!), in quanto discendente della Casata dei Lusignano, senza peraltro che nessuno glielo avesse mai concesso. Pertanto assunse la forma chiusa alla sua corona reale chiusa di 8 semicircoli cimati dalla croce trigogliata di San Maurizio, simbolo di potere regio a seguito della pretensione ed inserì i quarti di pretensione nel proprio stemma.
2° Quarto: sono inseriti gli stemmi d’origine, ossia gli stemmi di Casate di cui la Casa dei Savoia presupponeva di discendere: da Vitichindo, antico Duca di Sassonia, quindi, era rappresentato lo stemma di quel Ducato.
Gli stemmi d’origine dei Savoia sono i seguenti:
- Sassonia Antica
- Sassonia Moderna
- Angria
Interessante leggere questo articolo (http://www.lastampa.it/2012/11/22/crona ... agina.html) sulla successiva cassazione di questa origine.
3° Quarto: sono inseriti gli stemmi di possesso, ossia gli stemmi di territori in possesso alla Casa dei Savoia.
Gli stemmi di possesso dei Savoia sono i seguenti:
- Ducato di Chiablese
- Ducato di Aosta
4° Quarto: sono inseriti gli stemmi di possesso, ossia gli stemmi di territori in possesso alla Casa dei Savoia.
Gli stemmi di possesso dei Savoia sono i seguenti:
- Provincia del Genevese
- Marchesato di Monferrato
Sul tutto, in cuore, c’è lo scudetto caricato con l’arme di Sicilia Antica con in petto l’arme di Savoia moderna:
- Sicilia Antica - Svevia-Hohenstaufen (N.B.: il rostro e gli artigli dovrebbero essere o di rosso o di nero!!!)
- Savoia Moderna
Se il cannone però è del 1727, cioè in pieno Regno di Sardegna, esso rappresenta invece:
- l’arme di Vittorio Amedeo II di Savoia da Re di Sicilia...
- un motto nominante il siciliano vulcano Etna...
questo perchè il "nuovo" stemma da Re di Sardegna lo si alzo SOLO a partire dal 1729!
Nel 1727 non è ancora innestato in punta al tutto lo stemma della Contea di Nizza.
E lo stemma su questo cannone è l'ennesima prova di quanto ipotizzato dal nostro Federico Bona qui http://www.blasonariosubalpino.it/Appendiceg1.html, nel suo splendido sito (da cui ho tratto le precedenti immagini!), e pone ancora delle domande!
Perchè lo stemma "sardo" viene adottato così tardi e si utilizza ancora il "siciliano"? Forse per sottolineare alla comunità internazionale di allora il "torto" subito? E la "pretensione" dei Savoia che ancora avevano / avrebbero voluto avere sulla Sicilia invece che sulla Sardegna (che reputavano meno di prestigio ed oggettivamente più povera)?
La Sardegna appare invece chiaramente nel nome del cannone, "L'Oliastro", riferito alla regione mediotirrenica della Sardegna (Ogliastra).
sempre sul cannone piemontese:
Giovanni, di Francesco, di Fabio, Maffei fu creato Conte dal Duca Carlo Emanuele I di Savoia, ebbe per moglie Margherita Baglioni, da questi nacque Carlo Annibale (*) Maffei, *Mirandola 10.12.1667 +Torino 15.08.1735) fu:
- Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (creato il 31.03.1692)
- Cavaliere del Supremo Ordine della Santissima Annunziata (creato il 15.08.1729)
- Gentilhuomo di Camera del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II (nominato nel 1693)
- Primo Scudiero del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II (nominato nel 1693)
- Ajutante Generale di Campo del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II (nominato nel 1694)
- Tenente Colonnello di Cavalleria
- Tenente Colonnello del Reggimento Fanteria "Piemonte" (nominato nel 1703)
- Generale di Battaglia nell'Armata del Ducato di Savoia (nominato nel 1709)
- Primo Plenipotenziario et Ambasciatore Straordinario al Congresso della Pace Generale d'Utrecht del Ducato di Savoia (1712-1713)
- Colonnello del Reggimento di Fanteria Provinciale "Maffei" (ex Battaglione "Cuneo") del Ducato di Savoia (creato nel 1704 e sciolto nel 1713)
- Tenente Maresciallo del Ducato di Savoia (nominato nel 1713)
- Gran Mastro dell'Artiglieria del Ducato di Savoia (nominanto nel 1713)
e poi:
- Vicerè Luogotenente del Regno di Sicilia (nominato il 28.08.1714, in carica fino al 1718)
- Capitano Generale Rappresentante del Re nel Regno di Sicilia (nominato il 28.08.1714, in carica fino al 1718)
fonti:
- https://books.google.it/books?id=c-pYWNGCxp8C&pg=PA264
- https://archive.org/stream/bub_gb_ZnLEP ... 1/mode/2up (pagg. 41-47)
(*) i nomi gli furono invertiti in Annibale Carlo il 31.05.1668.
Il Conte Annibale Carlo Maffei:
Andrew Martin Garvey ha scritto:sul tutto d' (argento) all'aquila di (nero) (Savoia antica), recante sul petto uno scudo di (rosso) alla croce d' (argento) (Savoia moderna).
...
Il sul tutto con l'aquila divenne d'oro nel 1720 (d'oro all'aquila di nero è l'arma di Savoia antica)
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