Nuovo stemma Marina Militare

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Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Mario Volpe » giovedì 24 gennaio 2013, 14:38

Umilmente mi insinuo in questa piazza per segnalare - avendone avuta informazione da un carissimo amico direttamente coinvolto - la notizia della recente adozione da parte della nostra Marina Militare di un nuovo disegno per il proprio stemma araldico.
Con Foglio d'Ordine della Marina n. 52 del 16 dicembre 2012, infatti, la nostra Marina Militare ha adottato il nuovo disegno dello stemma che vi allego (e che sarà impiegato anche sulle relative bandiere navali), la cui revisione araldica è stata in particolare curata dal Dott. Michele d'Andrea, uno dei nostri graditissimi frequentatori della piazza cavalleresca (co-autore con Fabio Cassani-Pironti del famoso libro "Vestire gli Onori", nonchè caro amico e collega):

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complimenti a Michele per l'ottimo lavoro svolto. ;)
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda GENS VALERIA » giovedì 24 gennaio 2013, 15:58

Pulito , bello , accurato , apprezzo in particolar modo un leone alato finalmente maestoso, dignitoso , marziale e ... " cattivo" quanto basta .
Complimenti a Michele !
Mi piace molto la discreta ombreggiatura che dona luce e profondità alle figure.




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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Romegas » giovedì 24 gennaio 2013, 23:57

Bello, anche se non trovo di gradimento lo sfondo celeste della croce amalfitana e il libro poggiato in terra del leone di San Marco.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda GENS VALERIA » venerdì 25 gennaio 2013, 0:14

Il Vangelo chiuso viene riportato dalla secolare iconografia veneziana , riportava ad una situazione belligerante o comunque riferita ad un incarico guerresco o militare .
Il richiamo alla Marina militare è diretta conseguenza.

Vangelo aperto in tempo di pace.
Vangelo chiuso e spada brandita dal leone marciano in tempo di guerra .

Lo stemma della marina mercantile è privo di corona ,il Leone non impugna la spada ed mostra il Libro aperto.

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Ultima modifica di GENS VALERIA il venerdì 25 gennaio 2013, 12:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda egometta » venerdì 25 gennaio 2013, 0:58

GENS VALERIA ha scritto:Vangelo aperto in tempo di pace.
Vangelo chiuso e spada brandita dal leone marciano in tempo di guerra .

Diciamo che questa è la vulgata, assai semplificata (in tempo di guerra si chiude il libro, non vangelo, con la scritta PAX TIBI ecc. e si tira fuori la spada) e abbastanza poco attendibile, sostanzialmente da sfatare. In realtà la situazione è molto più variegata, spesso imprevedibile e non di rado contraddittoria: libri chiusi in situazioni di esonero fiscale (quindi libro dei conti, non vangelo), libri chiusi o libri aperti e spada in situazioni civili o anche libri aperti e croce su bandiere militari, libri aperti o cartigli con date e/o scritte non canoniche, stemmi di rettori in luogo del libro, ecc.

Ampia trattazione e catalogazione di migliaia di esemplari di tutto il mondo, pre e post 1797, in Alberto Rizzi, Il leone di San Marco. Il simbolo della Repubblica veneta nella pittura e nella scultura, Venezia, Arsenale, 2001, 2 voll. di grande formato, oltre 850 pagine; appena uscito in nuova edizione aggiornata e aumentata: Verona, Cierre, 2012, 3 voll. di grande formato, circa 1100 pagine.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda GENS VALERIA » venerdì 25 gennaio 2013, 9:37

egometta ha scritto: Diciamo che questa è la vulgata, assai semplificata (in tempo di guerra si chiude il libro, non vangelo, con la scritta PAX TIBI ecc. e si tira fuori la spada) e abbastanza poco attendibile, sostanzialmente da sfatare. In realtà la situazione è molto più variegata, spesso imprevedibile e non di rado contraddittoria: libri chiusi in situazioni di esonero fiscale (quindi libro dei conti, non vangelo), .

Oddìo, il leone alato che tiene ben chiuso il " Libro dei corrispettivi" effettivamente mi garba molto di più :) ma è ben lontana dalla tradizione iconografica.
Il Libro che parla di pace, per antonomasia , è il Vangelo.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Antonio Pompili » venerdì 25 gennaio 2013, 12:13

Se dobbiamo far riferimento alla tradizione iconografica del libro aperto o chiuso, direi che la differenza è davvero significativa solo per l'Agnello.
Aperto o chiuso il leone alato tiene comunque il libro che rimanda in modo inequivocabile a chi quella figura rappresenta, e a coloro i quali in colui che è rappresentato riconoscono il loro patrono.
Anch'io mi unisco ai complimenti per la ottima realizzazione e ringrazio Mario per avercela resa nota.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda egometta » sabato 26 gennaio 2013, 1:55

GENS VALERIA ha scritto:Oddìo, il leone alato che tiene ben chiuso il " Libro dei corrispettivi" effettivamente mi garba molto di più :) ma è ben lontana dalla tradizione iconografica.
Il Libro che parla di pace, per antonomasia , è il Vangelo.

La tradizione iconografica di cui stiamo parlando non è quella del simbolo di san Marco evangelista, derivato dalla visione di Ezechiele come rivisitata dall'Apocalisse e fissata nelle singole attribuzioni da san Girolamo, che sta in serie con gli altri tre e tutto sommato è abbastanza uniforme, ma invece quella del San Marco emblema di Stato, che sta rigorosamente da solo e ha caratteristiche mutevoli secondo esigenze che sono politiche e non religiose.
Quindi per esempio nelle località di fiume che erano esenti da gravezze (fiscali) il libro era chiuso; sulle navi che pulivano i mari da turchi e pirati barbareschi il leone brandiva la croce; non sempre sul libro c'era scritto PAX TIBI MARCE ecc. (che tra l'altro non è una frase evangelica ma è tratto dalla presunta profezia sul luogo di sepoltura finale di san Marco, quella che legittimava il sacro furto e trasferimento delle reliquie da Alessandria a Venezia) ma a volte PAX IUSTIS ET VITA BONIS (sottinteso: per gli altri, in primis per i "ribelli", non ci sarà né pace né vita: dunque San Marco come alter ego della Giustizia, altra icona di Venezia) o altro, fino al leone giacobino che reca sul libro DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO. Ma poi ci sono molte decine di casi diversi, tutti più o meno rari, unici o eccezionali, e non tutti di ratio iconografica immediatamente comprensibile.
Che poi il Vangelo parli (anche) di pace è anche vero, ma intanto andrebbe capito bene come e in che senso (vedi Mt. 10: 34, che non è la favoletta del vogliamoci tutti bene) e poi non c'entra col San Marco e con la Marina militare...

Antonio Pompili ha scritto:Aperto o chiuso il leone alato tiene comunque il libro che rimanda in modo inequivocabile a chi quella figura rappresenta, e a coloro i quali in colui che è rappresentato riconoscono il loro patrono.

Quella figura (cioè il San Marco in tutte le sue varianti) rappresenta lo Stato (e infatti Napoleone le dichiarò esplicitamente guerra), di cui san Marco non è mero patrono ma capo (di cui il Doge, che nell'iconografia proprio da san Marco riceve il vessillo, è solo vicario pro-tempore)
Ultima modifica di egometta il lunedì 28 gennaio 2013, 0:32, modificato 2 volte in totale.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Pantheon » sabato 26 gennaio 2013, 9:31

Probabilmente tra gli stemmi più belli delle nostre FF.AA. se non il più bello che vedo ulteriormente migliorato nel tratto stilistico.
Complimenti !
Saluti.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda contegufo » sabato 26 gennaio 2013, 20:13

Salve

Uno stemma può esser propriamente bello e ben fatto ma sovente è figlio della tecnica, generalmente (elettronica), disponibile al momento.
Le due tendenze che invocano l'una la bidimensionalità l'altra invece che insiste nel vedere l'asse Z trovano equilibrata sintesi nell'aggiornamento dello stemma in questione.
Si nota facilmente il processo di "metter in rilievo", detto emboss(y), il contenuto dei quarti sia con l'uso di moderate ombre proprie, nel caso della croce genovese, mentre diversa è la tecnica usata nel caso dei due quarti inferiori (croce ottagona e croce pisana) dove si è sbalzata la sagoma rispetto al fondo, appunto emboss(y). Il Leone veneziano anch'esso con sapienti giochi di ombre è stato fatto risaltare meglio. Tutto quanto lo stemma poi è in evidente posizione incassata rispetto all'outline di cordone dorato.
Quanto ai colori sono identici, sopra e sotto, nella parte destra mentre lo sfondo del leone vira un poco probabilmente al solo scopo di staccare l'immgine che si sarebbe percepita se tutti e tre i "rossi" fossero stati esattamente eguali.
Discorso diverso merita il fondo del quarto inferiore sx (Amalfi) che cambia radicalmente andandosi a prendere un bel Ciano molto meglio integrato del blu (precedente) in quanto colori complementari (ciano e rosso); insomma l'occhio è più appagato!
In sostanza nel confronto il miglioramento è evidente ma che alla fine è stato ottenuto da prove di visibilità soprattutto in mare deve vigono regole che alla fine si impongono.


Immagine

Foto di copertina di "Stemmario Pisano" Orsini de Marzo, Ed. 2012

Mi preme spezzare una lancia invece verso gli araldisti pittori del tempo che fù i quali con sapiente e delicato premere del pennello ottenevano spessori diversi oppure la ricerca del tridimensionale raggiunta con emozionanti giochi d'ombre.

NON andrebbero dimenticati se il meglio è ancora quello.

D'altra parte la rivisitazione della fiamma dei Carabinieri sui coprigiubba, è quanto di meglio si potesse fare rendendola VIVA, ma qui c'è la mano dell'artista che prende il sopravvento.

Sarebbe bello la pubblicazione dell' iter processuale (graficamente intendendo) che ha portato al raggiungimento del risultato finale e valutare fino a che punto ci si fosse spostati dalla strada maestra di certo assai lineare e senza sorprese!

Cordialmente
Ultima modifica di contegufo il domenica 27 gennaio 2013, 14:48, modificato 2 volte in totale.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Antonio Pompili » domenica 27 gennaio 2013, 0:34

egometta ha scritto:
GENS VALERIA ha scritto:Oddìo, il leone alato che tiene ben chiuso il " Libro dei corrispettivi" effettivamente mi garba molto di più :) ma è ben lontana dalla tradizione iconografica.
Il Libro che parla di pace, per antonomasia , è il Vangelo.

La tradizione iconografica di cui stiamo parlando non è quella del simbolo di san Marco evangelista, derivato dalla visione di Ezechiele come rivisitata dall'Apocalisse e fissata nelle singole attribuzioni da sant'Agostino, che sta in serie con gli altri tre e tutto sommato è abbastanza uniforme, ma invece quella del San Marco emblema di Stato, che sta rigorosamente da solo e ha caratteristiche mutevoli secondo esigenze che sono politiche e non religiose.
Quindi per esempio nelle località di fiume che erano esenti da gravezze (fiscali) il libro era chiuso; sulle navi che pulivano i mari da turchi e pirati barbareschi il leone brandiva la croce; non sempre sul libro c'era scritto PAX TIBI MARCE ecc. (che tra l'altro non è una frase evangelica ma è tratto dalla presunta profezia sul luogo di sepoltura finale di san Marco, quella che legittimava il sacro furto e trasferimento delle reliquie da Alessandria a Venezia) ma a volte PAX IUSTIS ET VITA BONIS (sottinteso: per gli altri, in primis per i "ribelli", non ci sarà né pace né vita: dunque San Marco come alter ego della Giustizia, altra icona di Venezia) o altro, fino al leone giacobino che reca sul libro DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO. Ma poi ci sono molte decine di casi diversi, tutti più o meno rari, unici o eccezionali, e non tutti di ratio iconografica immediatamente comprensibile.
Che poi il Vangelo parli (anche) di pace è anche vero, ma intanto andrebbe capito bene come e in che senso (vedi Mt. 10: 34, che non è la favoletta del vogliamoci tutti bene) e poi non c'entra col San Marco e con la Marina militare...

Antonio Pompili ha scritto:Aperto o chiuso il leone alato tiene comunque il libro che rimanda in modo inequivocabile a chi quella figura rappresenta, e a coloro i quali in colui che è rappresentato riconoscono il loro patrono.

Quella figura (cioè il San Marco in tutte le sue varianti) rappresenta lo Stato (e infatti Napoleone le dichiarò esplicitamente guerra), di cui san Marco non è mero patrono ma capo (di cui il Doge, che nell'iconografia proprio da san Marco riceve il vessillo, è solo vicario pro-tempore)

Mi si perdoni la franchezza, ma tutta questa insistenza circa il leone marciano come 'emblema di Stato' con una tradizione iconografica distinta (se non indipendente) da quella del simbolo dell'Evangelista... non è che mi convinca molto. Il leone della Serenissima è il leone di San Marco. Rappresenta lo Stato perchè simboleggia San Marco che con quello Stato c'entra qualche cosa.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda egometta » domenica 27 gennaio 2013, 1:32

Antonio Pompili ha scritto:non è che mi convinca molto. Il leone della Serenissima è il leone di San Marco. Rappresenta lo Stato perchè simboleggia San Marco che con quello Stato c'entra qualche cosa.

Sì, certo l'origine è quella, ma poi nell'uso politico il leone si è sganciato dal tetramorfo e ha vissuto di vita propria, secondo logiche e iconografie diverse: San Marco è Venezia e Venezia è San Marco: lo sapeva anche Lucia Mondella attraversando l'Adda (e lo sapevano anche Pio II e Paolo V, sia pure sotto altri e diversi profili).
Ma non pretendo di convincere, solo di presentare fatti, poi libero ognuno di valutarli come crede. Come un fatto è che una casa di proprietà dello Stato marciano si diceva 'marcata', cioè Marcata, perché contrassegnata con una formella col leone in moleca (e un numero progressivo) o che il grido di guerra delle armate venete era "Marco Marco", ecc.
Un caso apparentemente molto diverso ma per certi aspetti parallelo è san Matteo, che in ambito pastorale (Gargano) perde l'uomo alato (o angelo) e si ritrova un asino.... che con la Marina militare c'entra però ancora meno ;-)
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Antonio Pompili » domenica 27 gennaio 2013, 2:30

Il fatto dell'evoluzione di simboli ed emblemi credo sia sotto gli occhi di tutti, e non solo di chi si interessa di araldica.
Lo 'sganciamento' dal tetramorfo, così come è dipinto dalla tradizione biblica, è avvenuto prestissimo pure per le raffigurazioni sacre del simbolo marciano, anche perchè quella simbologia biblica - e specificamente qui parliamo della simbologia propria del genere letterario 'apocalittico' - è una simbologia a più livelli, e quindi ben difficilmente riproducibile in un'unica rappresentazione visiva [Lo so bene, perchè proprio sui testi di Apocalisse ai quali è stato fatto riferimento ho dedicato la mia tesi per la Licenza in Scienze Bibliche...].
Ma vedere una 'vita propria' del leone assunto quale simbolo di Venezia - chiedo perdono - proprio non ci riesco.
Mi si cita il leone in moleca. E nella Basilica di San Marco, sul mosaico di uno dei pennacchi della cupola del coro (seconda metà del sec. XII) non troviamo un leone di San Marco, limpida raffigurazione simbolica dell'Evangelista, dotato di sei ali (proprio come nella descrizione dell'Apocalisse), nascente dalle acque, e in posizione molto simile a quella araldica che chiamiamo in moleca, che è stata la posizione del leone dei primi emblemi della Repubblica veneta? Difficile dire se quel musivo leone è ancora 'soltanto' ereditario dell'antico simbolo biblico o è già anticipatorio del primitivo leone marciano assunto quale simbolo (araldico) di Venezia. E' certo che il leone in moleca nascente dalle acque e tenente tra le zampe anteriori avanti al petto un libro chiuso non tarderà molto a imporsi come simbolo della Repubblica veneta.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda emmedandrea » domenica 27 gennaio 2013, 16:51

Ringrazio quanti hanno voluto lasciare un commento sul rinnovato stemma della Marina Militare. Ho lavorato, principalmente, su due fronti: la ricostruzione della corona, che partiva da forti peccati originali di natura estetica e prospettica, e il leone marciano. Sulla prima, sono da segnalare la raffigurazione veristica dei rostri sul cerchio e le prore delle navi, mutuate da quelle che Giuseppe Sacconi disegnò per le basi delle antenne portabandiera dell'altare del Vittoriano: si tratta di un doveroso omaggio a un grande e visionario architetto. Le torri rappresentano ora i castelletti di prora che ospitavano, sulle triremi romane, le squadre di arcieri e di fanti di marina. Quanto allo scudo, concordo con quanti hanno segnalato la mancata corrispondenza fra leone armato-libro chiuso e il tempo di guerra, quasi che Venezia avesse mutuato la funzione simbolica del tempio di Giano: vi sono decine di esempi iconografici che testimoniano una grande libertà rappresentativa nell'uso della spada e del libro che non dovrebbe essere, a rigore, il Vangelo, come è stato anche detto giustamente. Tuttavia, sebbene non siano mancati autorevolissimi contributi - primo fra tutti quelli dell'amico Giorgio Aldrighetti, che all'araldica veneta ha dedicato studi e passione - in una prospettiva di radicale cambiamento (campo azzurro del quarto, leone in moleca ecc.), si è preferito mantenere l'architettura araldica consegnataci a partire dal 1941 e consolidatasi nell'uso ininterrotto. Ovviamente, grande cura è stata riservata al leone, soprattutto perché la grafica computerizzata attraverso la tecnica vettoriale (ed è vero che il pennello e la mano sono ancora inarrivabili!) ha dovuto tener conto delle possibili riproduzioni, dall'enorme al piccolissimo, cercando in ogni modo di non far impastare troppo, nella riduzione massima, i particolari più minuti. Penso, ad esempio, alla criniera e alle fauci. E' stato anche sostituito quell'indecifrabile combinato di elementi che sostenevano le zampe del precedente leone, rimarcando la duplicità del dominio della Serenissima sul mare e sulla terraferma (ora chiaramente visibile). A tale proposito, sono quasi certo che quella sorta di fiori stilizzati in posizione 1,2 siano richiami ai giglioidi che compaiono nella greca degli ammiragli. Ancora due cose: lo smalto del campo di Amalfi non è reso fedelmente a schermo: in realtà è più scuro, ma non tanto da declinare nel blu prussia intenso dello stemma precedente. Personalmente, e sulla scorta anche degli insegnamenti del professor Tournon, ho una visione cromatica più luminosa dell'azzurro araldico, sebbene sappiamo tutti che nel blasone il colore è un'idea e non un pantone. L'innovazione più decisa, invece, sta nell'accoglimento delle ombreggiature sulle bandiere di 1^ e 2^ grandezza. Si tratta di un atto coraggioso dello Stato maggiore della Marina, che ha inteso forse richiamare la suggestione degli antichi vessilli pitturati. Nelle altre dimensioni, invece, lo stemma sarà piatto. Un'ultima considerazione, di questi tempi assai importante. Le nuove bandiere saranno realizzate in poliestere nautico, avranno una nuova struttura di rinforzo che ne prolungherà di molto la durata, potranno essere stampate su entrambe facce con un'unica inchiostrazione e costeranno molto meno: un buon esempio di gestione oculata.
Un cordiale saluto ai colleghi del forum.
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Re: Nuovo stemma Marina Militare

Messaggioda Guido5 » domenica 27 gennaio 2013, 17:13

Cari amici,
prescindendo dall'esegesi sul leone marciano (in proposito sarei curioso di sentire direttamente il parere di Giorgio Aldrighetti), se posso dire la mia mi sembrano un po' eccessive proprio le prore delle navi, al posto dei soli rostri, sulla corona. Va bene che la Marina adesso ha una propria aviazione, ma con quelle due "ali" persino le torri potrebbero prendere il volo...

Ciao a tutti!
Guido5
GUIDO BULDRINI - Fides Salvum Fecit
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